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Acne polimorfa tardiva: cos'è

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Acne polimorfa tardiva: forma di acne comedonica che si presenta in tutti i soggetti con fascia di età compresa tra i 30-35 anni, cagionata dall’alterazione ormonale, regime alimentare, stato psico-fisico e problemi di detersione della cute Si sa l’acne è un problema dermatologico che colpisc...

Acne polimorfa tardiva: forma di acne comedonica che si presenta in tutti i soggetti con fascia di età compresa tra i 30-35 anni, cagionata dall’alterazione ormonale, regime alimentare, stato psico-fisico e problemi di detersione della cute

Si sa l’acne è un problema dermatologico che colpisce tutti in età adolescenziale e di passaggio dalla fase di infanzia a quella di maturazione sessuale dell’età adulta. Si tratta di uno squilibrio ormonale dovuto in parte anche al regime alimentare e allo stato psico-fisico del soggetto che ne è affetto; tuttavia, l’acne polimorfa tardiva è una forma di acne comedonica in grado di colpire soggetti con una fascia di età superiore ai 15-25 anni. Si tratta di pazienti con un’età tardiva per la patologia dell’acne, anche di età compresa tra i 30-35 anni, spesso connessa ad alterazioni ormonali del ciclo riproduttivo ed al regime alimentare. Il fatto che sia definita come acne polimorfa fa riferimento al fatto che sull’epidermide del viso dei soggetti affetti coesistono sia comedoni (punti neri chiusi e aperti), papule e pustole (brufoli con il pus di colore bianco o giallo). Il comedone o punto nero, cagionato dall’iperfunzionalità delle ghiandole sebacee che secernono molto più sebo del dovuto, richiama e consente la proliferazione di germi patogeni ed infettivi che moltiplicandosi si infiammano dando origine alle pustole infettive che compaiono come dei “bubboni” carichi di pus.

I soggetti affetti da acne polimorfa tardiva presentano una vera e propria alterazione degli ormoni, una maggiore sensibilità allo stimolo degli androgeni: la produzione eccessiva di sebo cagiona l’origine del comedone, una sorta di ostruzione allo sbocco della ghiandola cutanea che inibisce il normale scorrimento e produzione di sebo sulla superficie della cute dell’ovale. Inoltre, l’acne polimorfa tardiva è connessa spesso e volentieri a cause alimentari (assunzione di formaggi, latte, latticini, insaccati, condimenti, fritti, dolci), le quali impattano maggiormente sulla produzione di brufoli e pustole. Per questo, chi è affetto da acne dovrebbe prestare attenzione al consumo di zuccheri, carboidrati complessi, condimenti, fritti, insaccati a favore di una dieta a base di yoghurt magro, cereali integrali, frutta e verdura.

Un’altra causa che cagiona la comparsa dell’acne polimorfa tardiva è legata ai problemi di igiene e di detersione della pelle: l’epidermide di un soggetto affetto da questa forma di acne deve prestare attenzione alla pulizia profonda dell’epidermide, alla cura delle pustole e al massaggio circolare mediante creme spalmate che regolino la produzione di sebo. Si tratta di acquistare in farmacia delle creme per pelli sebacee che, con il tempo, si “asciughino” fino all’auto-equilibrio di sebo; anche le maschere a base di argilla consentono di migliorare lo stato di salute dell’epidermide, migliorandone l’aspetto estetico e purificandola in profondità.

Rimedi

Ci sono tantissimi rimedi per risolvere questo problema alcune volte molto fastidioso. Gli integratori naturali si sono dimostrati nel tempo come ottimi soluzioni per limitare la nascita e la crescita dei brufoli. Uno di questi è davvero ottimo anche per pulire la pelle grassa.

Garnier propone anche una crema che cura le imperfezioni della pelle, ideale quindi per chi ha delle pelli molto grasse.