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Actionaid su Cutro: "Sopravvissuti lasciati per 10 giorni in un centro inadeguato"

Soccorritori all'opera a Cutro

Polemiche sui criteri di intervento dopo i salvataggi, Actionaid su Cutro: "Sopravvissuti lasciati per 10 giorni in un centro inadeguato"

Actionaid su Cutro: “sopravvissuti lasciati per 10 giorni in un centro inadeguato”, sul Cara di Crotone critica la logica con cui alcuni superstiti sono stati alloggiato dopo la strage. L’assunto è quello per cui il CARA di Crotone è la struttura di accoglienza più grande d’Italia. Con capacità superiore a 600 posti. Quello spot è diventato luogo per l’accoglienza di 54 dei superstiti della strage di Steccato di Cutro. Actionaid spiega che “nel 2021 (al 31 dicembre), a livello regionale, erano oltre 1.500 i posti liberi nei CAS e SAI, il 28% della capienza complessiva. Circa 1150 i posti liberi nel solo SAI regionale e 167 nel SAI della provincia di Crotone”.

“Lasciati in un centro inadeguato”

E ancora: “Nell’informativa alle camere del 7 marzo, il ministro dell’interno riporta che 54 dei superstiti della strage di Cutro sono stati alloggiati ‘nel locale centro di accoglienza’, il CARA di Crotone, mentre altri 12 sono nel sistema SAI”. Sono parole di Cristiano Maugeri, Programme developer area migrazioni di ActionAid Italia, che aggiunge: “Non è chiaro in base a quale logica sia stata operata questa scelta”.

“Gestione irrazionale dell’emergenza”

E poi: “È tuttavia evidente che, anche a livello regionale emerge una gestione irrazionale dell’accoglienza, l’assenza di programmazione e criteri discutibili (o quanto meno sconosciuti) di accesso alle strutture e ai diritti per le persone migranti. Per quasi dieci giorni le persone sopravvissute alla strage di Cutro, tra cui anche minori, che hanno visto morire fratelli, sorelle, genitori, figli e compagni di viaggio, sono state lasciate in un luogo indecoroso. Il CARA è un contesto completamente inadeguato, come denunciato da associazioni locali, di tutela legale e dalle stesse persone sopravvissute”.