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Adelina Sejdini morta suicida, in un video diceva: "Questa notte mi troverete in una tomba"

Adelina Sejdini

Adelina Sejdini si è uccisa per non aver ricevuto la cittadinanza italiana. Aveva annunciato il suo gesto in un video, in cui ha spiegato i motivi.

Adelina Sejdini si è uccisa per non aver ricevuto la cittadinanza italiana. Aveva annunciato il suo gesto in un video, in cui ha spiegato i motivi.

Adelina Sejdini morta suicida, in un video diceva: “Questa notte mi troverete in una tomba”

Adelina Sejdini, la donna che si è suicidata per non aver ricevuto la cittadinanza italiana, aveva registrato un video in cui spiegava le motivazioni del suo gesto. La donna di 46 anni, nonostante le lettere e gli appelli al presidente della Repubblica Sergio Mattarella e ad altri rappresentanti delle istituzioni, non è mai stata ascoltata. “Non mi hanno aiutata, sto cercando un posto dove farla finita” ha dichiarato la donna nel video. “Fate quello che vi ho detto, diventate la mia voce, morta per morta, spero che altre Adeline avranno quello che non ho avuto io” ha aggiunto nel video, come appello alle persone che hanno conosciuto la sua storia. 

Adelina Sejdini morta suicida: aveva già tentato il suicidio

Adelina era stata vittima dello sfruttamento della prostituzione. Aveva denunciato e fatto arrestare i suoi aguzzini, ma non era mai stata tutelata dallo Stato. Era arrivata a Roma da Pavia e aveva chiesto alle istituzioni di essere ascoltata. Voleva essere ricevuta da Mattarella o dai funzionari del Ministero dell’Interno, per parlare della sua situazione, per chiedere di essere protetta e per ribadire l’importanza della cittadinanza italiana. Adelina il 28 ottobre scorso si era data fuoco in piazza in segno di protesta, ma neanche questo drammatico gesto era servito per essere ascoltata. La sua disperazione l’ha portata a gettarsi da Ponte Garibaldi per togliersi la vita. 

Adelina Sejdini morta suicida: abbandonata dallo Stato

La storia di Adelina ha toccato tutti. Si è ribellata al suo stato di schiavitù, facendo arrestare i suoi aguzzini, alcuni dei quali appartenevano alla mafia albanese. “In Albania sono una donna morta” aveva spiegato a L’Aria che tira su La7. Per questo voleva rimanere in Italia e ricevere protezione. Adelina aveva il cancro, era stata dichiarata invalida al 100 per cento e la sua situazione senza aiuti era diventata insostenibile. Lo Stato italiano l’ha abbandonata. Nonostante le sue richieste di aiuto nessuno le ha impedito di suicidarsi. Sulla vicenda è intervenuto Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana, che ha definito il tutto “un fallimento dello Stato, che non riesce a tutelare e assistere chi, con enormi conseguenze e indicibili sofferenze, decide comunque di non voltarsi e fare la cosa giusta“. L’onorevole ha annunciato un’interrogazione al governo. “Occorre ripensare questo insensato e disumano sistema che preclude il futuro di tante, troppe, persone. Una vicenda straziante che però ci sbatte in faccia l’incubo che deve affrontare chi chiede solo di essere cittadine e cittadini di questo Paese, di essere accettato come essere umano” ha dichiarato.