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Aereo precipitato in Cina, nessun superstite: le persone a bordo non sono state ritrovate

Aereo Cina

Non ci sono superstiti nello schianto del boeing 737 avvenuto in Cina. Le persone che erano a bordo non sono ancora state trovate.

Non ci sono superstiti nello schianto del Boeing 737 avvenuto in Cina. Le persone che erano a bordo non sono ancora state trovate.

Aereo precipitato in Cina, nessun superstite: le persone a bordo non sono state ritrovate

Nessuna delle 132 persone a bordo del Boeing737 della China Eastern Airlines è sopravvissuta. L’aereo è precipitato in Cina. L’emittente di Stato Cctv ha rivelato che i soccorritori che hanno raggiunto il luogo dello schianto, nella regione del Guangxi, hanno rinvenuto solo pochissimi resti del velivolo, che si è schiantato contro una montagna. “Il relitto è stato trovato, ma finora nessuna della persone a bordo dell’aereo con cui si era perso il contatto è stata ritrovata” hanno riportato i giornali. Le persone che erano a bordo dell’aereo non sono ancora state ritrovate.

Diffuse le immagini dell’incidente

Le immagini che sono state diffuse in queste ore dalle zone montuose vicino alla città di Wuzhou sono tante. L’aereo si è schiantato prima di prendere fuoco ed essere distrutto dalle fiamme. Non ci sono notizie delle scatole nere che possono servire per capire cosa è accaduto a bordo del velivolo decollato da Kunming e Guangzhou. Una compagnia mineraria cinese ha diffuso un video in cui si vede il Boeing737 cadere in picchiata verso il suolo a grande velocità, quasi in verticale. Si tratta di un movimento anomalo che, secondo l’esperto contattato da Fanpage.it, indicherebbe un LOC-I, ovvero loss of control in flight, una situazione che rende impossibile riuscire a comandare l’aereo. Una situazione che non può essere gestite neanche dai piloti.

Il gesto volontario potrebbe essere escluso

Secondo quanto emerso dal tracciato diffuso da Flightradar24, il velivolo, che è scomparso radar intorno alle 14.22, avrebbe iniziato a perdere quota due minuti prima, passando da 29mila a 7mila piedi in pochi secondi, per poi risalire e riscendere velocemente verso il suolo. Secondo il generale Carlo Landi questo dettaglio indicherebbe la volontà dei piloti di riportare l’aereo in quota. Si tratta di un elemento che permette di escludere l’ipotesi del gesto volontario. Bisogna solo attendere l’analisi delle scatole nere per capire con certezza cosa è accaduto.