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Affetto da schizofrenia, tenuto in isolamento in carcere nudo e malnutrito: morto a 29 anni

Carcere

Joshua McLemore, 29enne americano affetto da schizofrenia, è stato tenuto in isolamento in carcere nudo e malnutrito ed è morto.

Joshua McLemore, 29 anni, affetto da schizofrenia, è stato tenuto in isolamento in carcere, nudo e malnutrito, per tre settimane. Il 29enne è deceduto.

Affetto da schizofrenia, tenuto in isolamento in carcere nudo e malnutrito: morto a 29 anni

Joshua McLemore, 29enne affetto da schizofrenia, è morto nell’estate 2021 dopo tre settimane di isolamento in un carcere della contea di Jackson. Secondo i documenti della denuncia della sua famiglia, sarebbe stato messo in una cella di isolamento insonorizzata e senza finestre, dove è rimasto “confinato, nudo, solo e in un costante stato di psicosi per i successivi 20 giorni“. La causa è stata intentata contro la Contea di Jackson e lo sceriffo Rick Meyer, tre dipendenti del carcere, un medico e la società di assistenza sanitaria.

Il 29enne è morto per “insufficienza multiorganica dovuta al rifiuto di mangiare o bere a causa del suo stato mentale alterato per una schizofrenia non curata“, si legge nel rapporto del medico legale. La vittima aveva anche un problema di astinenza da metanfetamina. La sua morte è il risultato di “molteplici atti di indifferenza, nonché carenze sistemiche e incostituzionali“, si legge nella causa. La struttura non avrebbe supervisionato o addestrato a sufficienza il proprio personale su come gestire gravi problemi di assistenza medica o mentale.

Il 29enne “non era un criminale”

Josh McLemore non era un criminale” ha dichiarato l’avvocato Hank Balson alla CNN. “Era malato di mente e in crisi. Non era in contatto con la realtà e aveva bisogno di aiuto. Questo è palesemente ovvio per chiunque guardi i filmati di quest’uomo mentre si trovava nella sua cella di isolamento” ha aggiunto. L’uomo era stato arrestato per aver tirato i capelli ad un’infermiera al pronto soccorso. Era stato accusato di percosse ad un pubblico ufficiale e portato in prigione, portato nella cella di isolamento. Il detenuto non si è mai nutrito, gettando tutto il cibo sul pavimento pieno di urina, feci e rifiuti. Ha perso quasi 20 chili. “Quando il personale ha finalmente mandato Josh in ospedale, le sue condizioni erano così terribili che l’ospedale locale non è riuscito a curarlo con le risorse che aveva a disposizione e ha dovuto trasferirlo in aereo in un ospedale più grande di Cincinnati, dove è morto due giorni dopo” si legge nella denuncia.