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Afghanistan, colloquio Draghi-Guterres: ruolo dell’Onu e assistenza umanitaria

Afghanistan

Il premier Draghi e il Segretario Generale dell’ONU Guterres hanno avuto un colloquio telefonico per discutere della situazione presente in Afghanistan.

Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, ha affrontato la questione relativa alla situazione in Afghanistan e all’accoglimento dei profughi con il Segretario Generale dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), Antonio Guterres.

Afghanistan, colloquio Draghi-Guterres: ruolo dell’Onu e assistenza umanitaria

Nel pomeriggio di mercoledì 1° settembre, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha avuto una conversazione telefonica con Antonio Guterres, Segretario Generale dell’ONU.

In considerazione delle informazioni diramate, la tematica principale affrontata durante la conversazione telefonica è stata rappresentata dall’Afghanistan. In particolare, il colloquio si è focalizzato sulle implicazioni presenti e future della crisi afghana e sugli ultimi sviluppi emersi nel Paese.

Inoltre, nel corso della telefonata, si è scelto anche di approfondire il ruolo che l’ONU rivestirà in occasione degli svariati fori internazionali, compreso il G20, che si terranno nei prossimi mesi. A questo proposito, sia il premier Draghi che il Segretario Generale Guterres hanno convenuto circa la centralità del ruolo dell’Organizzazione delle Nazioni Unite che appare cruciale, soprattutto per quanto concerne l’assistenza umanitaria da organizzare e fornire alla popolazione afghana.

Afghanistan, colloquio Draghi-Guterres: annunciata “catastrofe umanitaria”

Poco prima del colloquio telefonico con il premier Draghi, il Segretario Generale dell’ONU aveva rilasciato alcune dichiarazioni afferenti alla situazione in essere in Afghanistan. Guterres, infatti, ha manifestato “grave preoccupazione per l’aggravarsi della crisi umanitaria in Afghanistan” in concomitanza con il primo giorno di governo dei talebani, seguito al definitivo ritiro delle truppe americane dal Paese.

Il Segretario Generale, inoltre, ha fatto riferimento a una imminente “catastrofe umanitaria”, alludendo ai 18 milioni di afghani che avranno bisogno di aiuto e sostegno per sopravvivere. ha ricordato anche che oltre la metà dei bambini di età inferiore ai 5 anni saranno “gravemente malnutriti” entro il prossimo anno mentre, giorno dopo giorno, i cittadini afghani perderanno ogni possibilità di accedere a beni e a servizi di base.

Afghanistan, colloquio Draghi-Guterres: il governo dei talebani

Intanto, in Afghanistan, verrà presto annunciato il “leader del nuovo governo” che, sulla base delle informazioni sinora trapelate, sarà la guida spirituale dei talebani ossia il mullah Haibatullah Akhundzada.

La notizia è stata riferita all’emittente Tolo News da Anamullah Samangani, esponente della commissione culturale dei talebani, che ha dichiarato: “I negoziati sul nuovo governo sono quasi finiti: non deve esserci alcun dubbio sul fatto che il Comandante dei fedeli Akhundzada ne sarà il leader”.