> > Afghanistan, Silvio Berlusconi commenta: "Commesso un grave errore. Serve un ...

Afghanistan, Silvio Berlusconi commenta: "Commesso un grave errore. Serve un piano con Nato e Onu"

Afghanistan Silvio Berlusconi

"È necessario che l’Unione europea dia un contributo per governare la crisi afghana", dichiara Silvio Berlusconi commentando la situazione in Afghanistan.

“La rassegnazione di fronte a quello che sta accadendo a Kabul è inaccettabile”. Così il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha commentato la situazione in Afghanistan, dove paura e terrore aumentano sempre di più. Il Cavaliere ha sottolineato che “l’Occidente, l’Europa e anche l’Italia hanno dei doveri ai quali non possiamo sottrarci, senza venir meno ai valori e ai principi sui quali si fonda la nostra stessa idea di civiltà, di libertà e di dignità della persona”. Per aiutare l’Afghanistan Silvio Berlusconi ritiene necessario disporre nell’immediato di “un piano con Nato e Onu”.

Afghanistan, Silvio Berlusconi: “Serve un piano con Nato e Onu”

Al termine della riunione straordinaria delle commissioni Affari esteri e sviluppo del parlamento europeo, Silvio Berlusconi è tornato a parlare del principale argomento trattato nel corso dell’incontro, cioè la crisi in Afghanistan. Su Facebook lo storico leader di Forza Italia ha dichiarato: “È necessario che l’Unione europea dia un contributo per governare la crisi afghana, anche per non dover subire passivamente un esodo di massa disordinato che avrebbe conseguenze pesantissime anche in termini di vite umane”.

Sempre sui suoi social, Berlusconi ha scritto: “Bisogna mettere rapidamente in campo, in accordo con l’Onu e la Nato, un piano umanitario per portare in sicurezza quelle donne e quegli uomini afghani e stranieri che in questi 20 anni hanno collaborato con noi, a vario titolo, per provare a fare dell’Afghanistan un Paese finalmente democratico e per affermare i diritti”. Si tratta di un dovere di riconoscenza che permarrà nel futuro: il fallimento dell’Occidente in Afghanistan non è certo una loro responsabilità.

Quindi ha sottolineato: “Con altrettanta sollecitudine è fondamentale avviare la cooperazione per garantire sicurezza dentro ai confini dell’Unione europea scongiurando possibili infiltrazioni terroristiche anche attraverso l’immigrazione illegale e fare in modo che ciascun Paese sia chiamato a dare il giusto contributo.

Afghanistan, Silvio Berlusconi: “Il mio pensiero va ai militari caduti”

Da parte di Silvio Berlusconi non manca neppure un pensiero rivolto alle famiglie dei militari italiani morti in Afghanistan a partire dal 2001, di quelli tornati dal fronte riportando ferite di guerra e indirizzato a tutti coloro che negli ultimi 20 anni si sono impegnati con sacrificio.

Il mio pensiero commosso oggi va ai nostri militari caduti, alle loro famiglie, ai feriti mentre ringrazio le donne e gli uomini delle forze armate, dell’intelligence, i diplomatici e tutto il personale italiano che ancora oggi sta affrontando l’emergenza con straordinaria professionalità e umanità, ha dichiarato.

Afghanistan, Silvio Berlusconi commenta la situazione nel Paese

Il disastro in Afghanistan per il Cavaliere è frutto di un “disimpegno frettoloso”. Quindi ha ribadito: “Non fare nulla sarebbe ancora più grave”. Lui non ha dubbi: il ritiro delle truppe occidentali dall’Afghanistan è stato un “grave errore”. In una nota, Silvio Berlusoni ha commentato: “Le drammatiche immagini che giungono da Kabul ci riempiono di angoscia e di amarezza. L’Occidente non può limitarsi ad assistere rassegnato al trionfo dei suoi nemici, dell’integralismo islamico che sta riportando l’Afghanistan ai periodi più oscuri della sua storia.

Poi si è soffermato sui “vent’anni di sacrifici e di sangue versato” per “garantire a quel grande Paese stabilità e sicurezza”, ma “vanificati da un disimpegno che si è rivelato frettoloso e non preparato”.

Quindi ha ricordato: “Naturalmente, dopo la decisione americana di ritirarsi, decisa dall’amministrazione Trump e confermata da quella Biden, non c’era alcuna possibilità per gli altri paesi, come l’Italia, di rimanere”.