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Afghanistan, talebani sparano sulla folla e mostrano il vero volto: diverse vittime e molti feriti

Afghanistan talebani sparano folla

Almeno due morti ad Asadabad, 35 a Jalalabad. Molti anche i feriti. I talebani hanno sparato sulla folla, mostrando così il loro vero volto.

“Questo è un momento di orgoglio per l’intera nazione. Dopo 20 anni di lotte abbiamo liberato l’Afghanistan ed espulso gli stranieri”. A dirlo con tono orgoglioso davanti alle telecamere è Zabihullah Mujahid, il portavoce dei talebani nella prima conferenza del movimento a Kabul. Mujahid vuole che il Paese “non sia più un campo di battaglia” e assicura: “Abbiamo perdonato tutti coloro che hanno combattuto contro di noi. Le animosità sono finite. Non vogliamo nemici esterni o interni”. Inoltre, “l’Afghanistan non sarà più un centro per la coltivazione del papavero da oppio o per il business della droga”. I talebani promettono un’amnistia e invitano le donne a entrare al governo, purché rispettando “le regole della Sharia”, la legge islamica. I nuovi padroni di Kabul tentano di rassicurare la popolazione e la comunità internazionale, promettendo la fine delle ostilità e il rispetto dei diritti delle donne. Dall’Ue, tuttavia, non manca lo scetticismo. I talebani sembrano “uguali a prima”, semplicemente più abili con la lingua inglese, commenta l’alto rappresentante della politica estera, Josep Borrell. L’Unhcr, inoltre, assicura che “sarà sorvegliato attentamente se tali promesse saranno onorate o infrante“. Eppure la situazione in Afghanistan si fa sempre più critica: a poche ore dalla conferenza stampa, i talebani hanno già mostrato il loro vero volto e sparano sulla folla ad Asadabad e a Jalalabad.

Afghanistan, talebani sparano sulla folla

Cresce la paura in Afghanistan, dove per la disperazione molti cittadini si danno alla fuga, chi provando a scappare dal proprio paese e chi persino aggrappandosi agli aerei in partenza. Le madri sperano di salvare i propri figli, garantendo un presente (e un futuro) migliori. Per questo, li lanciano oltre il filo spinato dell’aeroporto di Kabul.

I talebani hanno già punito i manifestanti, sparando sulla folla. È la prima strage avvenuta all’indomani della presa di potere da parte degli estremisti.

Afghanistan, talebani sparano sulla folla: cos’è successo

Almeno due persone sono morte e altre otto sono rimaste ferite ad Asadabad, dove gli studenti coranici hanno aperto il fuoco sulla folla di manifestanti in occasione della giornata dell’Indipendenza.

Situazione analoga a Jalalabad, città a un centinaio di chilometri a est di Kabul, dove le celebrazioni annuali dell’indipendenza dell’Afghanistan dall’impero britannico (1919) sono finite nel sangue. Le vittime sarebbero 35 e numerosi i feriti. Molti cittadini afghani erano scesi in strada, sostituendo una bandiera talebana presente su una rotonda con quella afgana. Immediata la reazione dei fondamentalisti, che hanno aperto il fuoco contro i primi oppositori e distrutto la statua di Abdul Ali Mazari, un leader politico rappresentante della comunità sciita hazara.

Afghanistan, talebani sparano sulla folla a poche ore dalla conferenza stampa “di pace”

In conferenza stampa, il portavoce talebano Zabihullah Mujahid ha parlato anche della possibilità di dare asilo a foreign fighters o a terroristi di al Qaida, commentando che “il suolo afghano non sarà utilizzato contro nessuno”. Poi la notizia che ha lasciato tutti di stucco, sicuramente increduli e ancora estremamente dubbiosi. Ci impegniamo per i diritti delle donne all’interno della Sharia. Lavoreranno fianco a fianco con noi. Non ci saranno discriminazioni, ha dichiarato. Quindi ha aggiunto: Nessuno sarà danneggiato, non vogliamo avere problemi con la comunità internazionale”.

Tuttavia, ha precisato: “Abbiamo il diritto di agire secondo i nostri principi religiosi. Altri Paesi hanno approcci e regolamenti diversi. Gli afghani hanno il diritto di avere le proprie regole in accordo con i nostri valori”.