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Agenti uccisi in Questura a Trieste, Meran assolto in Appello per vizio di mente

Agenti uccisi in Questura a Trieste Meran assolto

Per l’omicidio di due agenti, uccisi a colpi di arma da fuoco in Questura a Trieste, Alejandro Augusto Stephan Meran è stato assolto in appello.

Alejandro Augusto Stephan Meran, l’uomo accusato di aver ucciso i due agenti di polizia Matteo Demenego e Pierluigi Rotta dopo aver fatto irruzione armato nella Questura di Trieste il 4 ottobre 2019, è stato assolto in appello. I giudici, infatti, hanno confermato l’incapacità di intendere e di volere del killer per infermità mentale anche in secondo grado di giudizio.

Agenti uccisi in Questura a Trieste, Meran assolto in Appello per vizio di mente

Con la sentenza, quindi, la Corte d’Assise d’Appello ha confermato la decisione della Corte d’Assiste di Trieste che a maggio 2022 aveva assolto Meran per “vizio totale di mente” alla luce di una perizia psichiatrica che aveva determinato che l’imputato fosse totalmente incapace di intendere e di volere al momento dell’aggressione armata.

I giudici, dunque, hanno stabilito l’assoluzione con obbligo di detenzione in una residenza sanitaria assistita per trent’anni.

La delusione della Procura e dei familiari delle vittime

La decisione della Corte d’Assise d’Appello è stata duramente contestata dalla Procura di Trieste e dai familiari delle due vittime. “Siamo stanchi. Siamo stanchi di sentire queste scuse”, ha tuonato Fabio Demenego, padre di Matteo Demenego, assassinato mentre era in servizio alla Questura triestina. “Per me, non è incapace di intendere e di volere. La parolaassoluzione è la cosa più brutta che potevano dire sull’assassino di due poliziotti. Siamo stanchi di questa storia, però dobbiamo andare avanti e non ci resta niente altro da fare. I giudici sono loro. Mi auguro solo che quando un giorno servirà loro l’aiuto di un agente di polizia e si presenterà un ragazzo di 20 anni… magari ci pensano”.

In merito alla perizia, l’accusa ne aveva richiesta una nuova rispetto a quella esaminata dai giudici da affidare a esperti estranei all’ambiente psichiatrico triestino al fine di evitare eventuali condizionamenti. A questo proposito, il pm Zampi aveva spiegato: “Non c’è da discutere se Meran è l’autore o no della sparatoria ma se deve o no essere punito. Si deve decidere se le precedenti perizie sono esaustive o se sia necessario e indefettibile assegnare un nuovo incarico”.

La Corte d’Assise d’Appello, tuttavia, ha respinto l’istanza, negando una nuova perizia psichiatrica.