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Agrigento, bambina di 2 anni perde la vita in un incendio in casa

bambina morta ad Agrigento

Non c'è stato nulla da fare per una bambina di soli due anni che ha perso la vita in un incendio in casa. La causa sarebbe stata un cortocircuito.

Un terribile incendio è costato purtroppo la vita di una bambina di soli due anni che è morta nella sua abitazione di Palma di Montechiaro in provincia di Agrigento. Stando a quanto appreso, sarebbero ancora da chiarire le cause anche se una prima ricostruzione della vicenda rende noto che potrebbe essersi trattato di un cortocircuito.

Bambina morta ad Agrigento, le cause

La morte della piccina che ha perso tragicamente la vita all’interno di un appartamento situato a Palma di Montechiaro va aggiungersi ad un’altra drammatica vicenda che ha sconvolto la provincia di Agrigento vale a dire la strage di Ravanusa che proprio una decina di giorni fa aveva lasciato dietro una lunga scia di vittime. Ad ogni modo sarebbero due le cause che sarebbero state ipotizzate: a far divampare le fiamme nell’appartamento potrebbe essere stato un corto circuito o l’esplosione di un bombola di gas. Le forze dell’ordine hanno dunque dato il via alle indagini proprio per ricostruire la dinamica della vicenda.

Bambina morta ad Agrigento, la prima ricostruzione della vicenda

Stando a quanto appreso, la bambina stava dormendo al primo piano dell’abitazione mentre la madre si trovava al piano terra. Proprio la madre avrebbe lanciato l’allarme quando le fiamme avrebbero iniziare a diffondersi all’interno dell’edificio. I genitori avrebbero tentato in ogni modo di salvare la piccola, ma le fiamme stavano divampando già alto.

Bambina morta ad Agrigento, i soccorsi

Sul posto sarebbero giunte ben quattro squadre di Vigili del Fuoco oltre che i carabinieri della stazione locale. Stando a quanto informa Grandangolo Agrigento sarebbero arrivati anche i militari della Compagnia di Licata. Intanto il sindaco di Stefano Castellino si sarebbe adoperato affinché la famiglia e quanti abitavano all’interno dello stabile avessero una sistemazione. Sarebbe stata infine avviata un’inchiesta che sarebbe stata aperta – riporta “La Repubblica” – dal Procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio.