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Airbnb, risarcimento da 7 milioni a una turista vittima di stupro in un appartamento a New York

Airbnb risarcimento

L'aggressore era entrato nell'appartamento prenotato a New York poiché in possesso delle chiavi: Airbnb risarcisce la turista australiana violentata.

Airbnb è un’azienda diventata famosa in tutto il mondo per gli affitti a breve termine. Fondata circa tredici anni fa, la società è oggi quotata in Borsa al New York Stock Exchange. Il suo nome è ormai noto e risuona come familiare nelle orecchie di tutti. I fondatori sono Joe Gabbia e Brian Chesky, due compagni di università. Entrambi hanno studiato design, ma nessuno dei due aveva un background tecnico. Così hanno accolto nel team Nathan Blecharczyk, laureato in informatica. Grazie alla loro collaborazione è stato possibile potenziare l’idea dei due amici, che ha posto le basi per l’azienda di successo consolidatasi nel tempo. Si tratta di un’idea nata da una necessità. Joe Gabbia e Brian Chesky, infatti, si erano trasferiti a San Francisco per studiare. Gli affitti per le case erano molto alti e il proprietario del loro appartamento aveva appena comunicato un aumento del 25% della rata mensile. Oggi Airbnb è uno dei leader del settore, consultato da tantissimi viaggiatori per trascorrere una vacanza o godere di un fine settimana diverso. Tuttavia, quanto accaduto a una turista in viaggio a New York è costato caro ad Airbnb: all’azienda spetta un risarcimento da 7 milioni alla donna vittima di stupro in un appartamento affittato per qualche giorno nella Grande Mela.

Airbnb, risarcimento da 7 milioni

Mentre la cronaca nera italiana ed estera continua tristemente a registrare casi di violenza sessuale, Airbnb ha rispettato l’accordo raggiunto per il risarcimento di una donna vittima di un abuso in un appartamento a New York.

La piattaforma statunitense dell’ospitalità ha pagato un risarcimento di 7 milioni di dollari, pari a 5,8 milioni di euro. Il risarcimento è stato indirizzato a una turista australiana. La donna era stata violentata nel 2015 in un appartamento a New York prenotato sul sito di alloggi. Il suo aggressore aveva abusato di lei minacciandola con un coltello. La violenza è stata perpetrata la prima notte del suo soggiorno.

Airbnb, risarcimento per una turista violentata: la dinamica

Stando a quanto reso noto dai media internazionali, la turista aveva raggiunto New York per trascorrere il Capodanno. La donna aveva ritirato le chiavi dell’appartamento in un negozio della zona. Era entrata in casa, ma poco dopo era uscita insieme ad alcuni amici per festeggiare in compagnia l’arrivo del nuovo anno. Tuttavia, una serata all’insegna del divertimento, dell’allegria e della spensieratezza è stata trasformata in un incubo.

Mentre la donna era fuori casa, un 24enne in possesso delle chiavi è entrato e ha aspettato la turista nell’appartamento.

Una volta rientrata, la donna è stata aggredita dal giovane, il quale l’ha violentata. Inoltre, la turista pare sia stata minacciata con un coltello dall’uomo che ha abusato di lei.

Airbnb, l’accordo per il risarcimento

Dopo la denuncia della turista australiana, che ha raccontato quanto subito nell’appartamento di New York prenotato su Airbnb, con l’azienda è stato stabilito un accordo per il risarcimento.

L’accordo è stato raggiunto già nel 2017 e prevede il pagamento di 7 milioni di dollari, che Airbnb ha indirizzato alla donna. La turista non può fare causa all’azienda né al proprietario dell’appartamento in cui ha avuto luogo la violenza.