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Vi sentite perse quando si tratta di capire cosa fare per aiutare una donna che avuto un aborto?
Spesso. Non sappiamo cosa dire o cosa fare e la scelta ricade sul non dire o fare niente. Le cose peggiorano soprattutto quando commettiamo l’errore di non dare peso al dolore provato dalla donna. Sono qui per aiutarvi offrendovi il mio sostegno e i miei consigli se vi trovate nella situazione in cui un’amica o una persona cara ha dovuto affrontare un aborto.
Cose da non dire:
- Sei giovane, potrai avere altri figli.
- Doveva andare così o è stata volontà di Dio.
- Per fortuna hai altri figli.
- L’aborto accomuna molte donne.
- Perché non cerchi di superare la cosa e andare avanti? (Mi è stato detto).
- Menomale eri ancora all’inizio della gravidanza.
- Probabilmente il bambino soffriva di qualche complicanza.
- Puoi sempre riprovarci.
Sebbene queste parole siano dette con le buone intenzioni non aiutano affatto una donna che ha subito un aborto. In realtà producono l’effetto contrario- feriscono. Perché? Beh, quando si dicono cose come puoi sempre avere altri figli, o, doveva andare così, le stai dicendo che la sua non è stata una vera perdita. Questo accade perché non si prende in considerazione l’idea che la donna ha PERSO IL SUO BAMBINO — un bambino per cui nutriva amore, speranze, sogni, desideri e piani di vita. Quando lo ha perso, ha perso insieme anche i suoi sogni. Se una donna perdesse il proprio bambino dopo la nascita, sono quasi certa che le persone la tratterebbero in modo diverso, perché hanno visto il neonato e lo hanno tenuto tra le braccia e amato. Ricordate: una donna incinta in genere consolida legami molto forti con il feto dal momento esatto in cui scopre di essere incinta. La sua vita cambia immediatamente mano a mano che comincia a fare programmi per la nuova vita che la aspetta. Dopotutto, dentro di sé portava una creatura viva, bella e vera. Un bambino che non ce l’ha fatta.
Cose da dire: ci sono sei parole molto semplici che si possono utilizzare nei casi in cui una donna ha avuto un aborto. Hanno diversi scopi:
- Le permettono di capire il peso del lutto e della perdita.
- Mostrano compassione, simpatia e comprensione.
- Fanno sentire le donne meno sole e non pazze perché provano sentimenti come per esempio l’idea di essere state turbate da dentro.
Queste parole si traducono nel pensiero: MI DISPIACE PER LA TUA PERDITA.
Anche solo dicendo che ci dispiace per la perdita subita, stiamo già consolando una donna che ha abortito. E’ quello di cui ha bisogno; le diamo modo di venire a contatto col proprio dolore, che è reale, ed ha tutto il diritto di elaborare il lutto, di piangere e di riprendersi. L’aborto dovrebbe essere concepito proprio come la perdita di una persona cara. Un aborto E’ la perdita di una persona cara.
Altri consigli:
- Ricorrete all’empatia: se anche voi avete provato il dolore dell’aborto siete nella posizione adatta per relazionarvi con una donna che sta vivendo nella vostra stessa situazione. Ditele che anche voi siete andate incontro a tanto dolore e sapete cosa si prova. Iniziate a dialogarci.
- Se non sapete assolutamente come comportarvi, l’arte di saper ascoltare sarà utilissima. Quando offrite il vostro tempo ad una donna che ha subito un aborto, le state comunicando che i suoi sentimenti contano.E’ qualcosa di raro oggi, in un mondo che è spesso troppo veloce a dimenticare un aborto e le sue conseguenze negative.
- Inviatele un messaggio di incoraggiamento: un piccolo gesto, ma che abbia un significato.
- Se vi sembra che la donna sia bloccata nella depression, consigliatele di parlare con un professionista o di trovare un gruppo di ascolto. Andateci con lei se vi sembra cosa opportuna.
- Se convivete con una donna che ha subito un aborto, dovete capire che si trova in un vortice emotivo incredibile. Gli ormoni sono fuori controllo; il suo organismo è come se fosse ancora nella fase della gravidanza anche se non lo è più. Potrebbero esserci vestiti e altri oggetti in casa che le ricordano la perdita, costantemente. Il suo corpo, la mente e lo spirito sono completamente devastati e hanno bisogno di tempo per riprendersi. Potrebbe essere nella fase in cui interroga Dio e se stessa. Molte donne si commiserano per l’aborto. Se fosse questo il caso, ditele che non è colpa sua. Se piange molto, lasciatela sfogare o abbracciatela. Non le consigliate di non piangere, le lacrime hanno bisogno di scorrere. Fa parte del processo di guarigione e ricordatevi, lei sta soffrendo. La maggior parte di noi piange quando soffre.
- Siate pazienti.
Spero che questi consigli su cosa dire e su cosa non dire ad una donna che ha subito un aborto vi siano di aiuto. So che è difficile trovare le parole giuste; tuttavia, come potete ben vedere, quello che vi ho detto è molto semplice. Non dovete pensare a chissà che cosa per trovare queste sei parole, sono parole molto semplici: MI DISPIACE PER LA TUA PERDITA.