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Pronto soccorso arriva il "codice lilla": il colore per i DA

Codice lilla pronto soccorso

In pronto soccorso arriva il codice lilla per accogliere i pazienti affetti da DA. Tutte le indicazioni utili per famiglie e operatori sanitari

Al pronto soccorso è arrivato il nuovo codice lilla per accogliere i pazienti affetti da disturbi dell’alimentazione, i cosiddetti DA. La decisione arriva direttamente da ministero della Salute che si è dedicato al coordinamento di un tavolo di lavoro specifico sul tema. Risultato di questi consulti specifici è stata anche l’elaborazione delle “Raccomandazioni per interventi in Pronto Soccorso con un Codice Lilla” e le “Raccomandazioni per i familiari”.

Codice Lilla: che cos’è

Non è nient’altro che un percorso specifico che possa essere d’ausilio agli operatori sanitari nell’accoglienza di pazienti con problemi di nutrizione in pronto soccorso. Una guida molto importante considerando anche natura ed incidenza di questo tipo di disturbi, che spesso intervengono nelle fasi più delicate della vita, l’età dello sviluppo.

Le “Raccomandazioni per i familiari”

Non solo una guida utile agli operatori sanitari che dovranno occuparsi del cammino terapeutico dei pazienti affetti da questo tipo di patologie, ma anche consigli e indicazioni fondamentali ai familiari. I DA sono malattie complesse determinate da condizioni di disagio psicologico ed emotivo, i cui sintomi si manifestano in diversi modi. Sebbene il peso sia in questo caso un importante indicatore, vi sono altri sintomi che, soprattutto nella fase iniziale della malattia, rimangono nascosti agli occhi delle famiglie e degli operatori.

Circa 3 milioni le persone con DA

Quando si parla di disturbi dell’alimentazione occorre parlare di una vera e propria “epidemia sociale”. Secondo dati offerti dal ministero della Salute, “In Italia sono ormai circa 3 milioni le persone affette DA, di cui i più conosciuti sono anoressia, bulimia e disturbo da alimentazione incontrollata“. L’aumento vertiginoso di casi è correlato alla diffusione globale di modelli e stereotipi sociali favorita dai nuovi mezzi di comunicazione digitale, che agiscono oggi anche sui più giovani.

Un’emergenza sociale

Si consideri che l’emergenza DA si lega anche ad notevole abbassamento dell’età media dei pazienti affetti da patologie e disturbi della nutrizione. L’insorgenza di anoressia e bulimia inizia a manifestarsi anche in bambini di età compresa tra i 10 e gli 11 anni. Si tratta di un disturbo prevalentemente femminile, legato alla pressione sociale esercitata da modelli di riferimento sempre più irraggiungibili: si stima che il 95,9% delle persone colpite da disturbi alimentari sono donne.

La sollecitazione è giunta al ministero direttamente dalle associazioni dei familiari e dagli operatori sanitari che, spiega una nota ufficiale, “hanno bisogno di strumenti pratici per un argomento in cui ancora oggi, purtroppo, esiste una estrema disomogeneità di cura e trattamento sull’intero territorio nazionale”.

Indicazioni fondamentali per operatori e famiglie

Nello specifico: al documento “Interventi per l’accoglienza, il triage, la valutazione ed il trattamento del paziente con disturbi della nutrizione e dell’alimentazione-Raccomandazioni in pronto soccorso per un Codice Lilla” è stato dato un taglio operativo utile proprio a chi lavora in pronto soccorso e svolge funzioni di triage, accoglienza e valutazione del trattamento per pazienti con DA. Le raccomandazioni per i familiari invece hanno l’obiettivo di aiutare i parenti fornendo indicazioni utili su come riconoscere i sintomi e come aiutarli nel concreto, per esempio modificando le abitudini del mangiare e della convivialità.