Argomenti trattati
Lo show di Alba Parietti, Non sono una signora, sembra destinato ad essere rimandato a oltranza. In merito si è espressa la stessa showgirl, nel corso dell’ultima puntata di Che tempo che fa.
Alba Parietti: il suo show bloccato dalla Rai
Non sono una signora è il titolo del nuovo programma di Alba Parietti, show la cui messa in onda è stata rimandata più e più volte. Il format, dedicato all’arte delle drag queen, è stato registrato lo scorso ottobre, per cui non c’è stato nessuno inghippo tecnico che ne ha impedito la trasmissione. Alba, ospite dell’ultima puntata di Che tempo che fa, ha provato a chiarire la situazione. Ormai, è chiaro anche ai bambini che in casa Rai non tira una bella aria. La cacciata di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto ne è la prova.
Le parole di Alba Parietti
La Parietti ha dichiarato:
“Abbiamo registrato un programma che a noi è piaciuto molto. Ci siamo divertite. Ma è tipo un vaso di Pandora che verrà aperto prima o poi e si scoprirà che è un programma divertente”.
Alba non è stato chiara, ma il riferimento al “vaso di Pandora” sembra chiaro.
Alba Parietti: la Rai sul suo show rimandato
Lo show della Parietti, ovviamente, non è in linea con i valori dello schieramento politico che attualmente è al potere. Nonostante tutto, sembra che la Rai non lo abbia bloccato per questo. Non a caso, qualche giorno fa, Alba era ospite di Un giorno da pecora e ha dichiarato:
“Lo abbiamo registrato a ottobre, doveva andare in onda a novembre, poi a dicembre, poi a febbraio, poi a marzo e ora vedremo. (…) Si, è tutto già registrato, di attualità non c’è nulla per fortuna. È un programma molto leggero, divertente e per nulla morboso, dove l’arte delle drag è trattata come forma di arte e non in modo macchiettistico”.
Anche Stefano Coletta ha commentato la faccenda:
“Non assegnerei a questo programma un significato rivoluzionario, si tratta di uno show a forte contenuto artistico. Un meccanismo in cui si ride, si gioca, ci si diverte mettendosi in gioco. Non ha nulla a che vedere con il gender o la sessualità ma è un’idea espressiva di libertà dei nostri tempi, perché l’arte della drag queen è diffusa e popolare”.