> > Albanese di 49 anni ucciso in strada: 7 colpi di pistola all'addome

Albanese di 49 anni ucciso in strada: 7 colpi di pistola all'addome

albanese

Un albanese è stato ucciso stamattina a Terni. Sconosciuti il motivo dell'aggressione e l'assassino, ma è stato già dato il via alle indagini.

Un albanese di 49 anni è stato ucciso stamattina a Terni. L’uomo è stato trovato trafitto da più colpi di pistola all’addome, in via Galvani. Secondo alcuni testimoni, i proiettili sarebbero stati la violenta conclusione di un diverbio finito in tragedia. L’uomo è morto poco dopo in ospedale.

La drammatica fine dell’albanese ucciso a Terni

Stamane, poco dopo le 6:30, il rumore assordante di sette colpi di pistola ha disturbato la quiete mattutina di via Galvani, svegliando i suoi abitanti. Un muratore albanese di 49 anni, mentre si dirigeva al lavoro, è stato, infatti, aggredito e freddamente ucciso da ben sette spari, quattro dei quali lo hanno colpito all’addome. L’uomo è stato soccorso immediatamente da quattro uomini, ma purtroppo non c’è stato modo di salvarlo: è morto poco dopo in ospedale, tra le braccia dei suoi cari.

Alcuni cittadini hanno riferito di aver sentito delle urla precedere i colpi di proiettile. Questo sembrerebbe suggerire che l’uccisione dell’uomo sia stata preceduta da una pesante lite, sfociata poi in un vero e proprio dramma. Dell’aggressore non c’è però traccia e sconosciuto è il motivo dell’alterco e dell’omicidio.

I carabinieri hanno già dato inizio alle indagini per trovare l’assassino, ma, fino ad ora, non c’è ancora nessun indizio che ne possa suggerire l’identità. La pistola utilizzata per commettere l’assassinio è stata trovata in un cestino dell’immondizia, nelle vicinanze del luogo del delitto. Sulla strada sono stati anche trovati dei bossoli, per cui i colpi esplosi, oltre a quelli che lo hanno sfortunatamente colpito, potrebbero essere stati tre.

Vicini e conoscenti hanno definito la vittima come un bravo e onesto muratore, che non ha mai avuto screzi con nessuno e che si impegnava al massimo nel suo lavoro. Le forze dell’ordine hanno confermato che non aveva precedenti penali e che era a loro sconosciuto.