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Alberto Airola dopo il tentato suicidio: tornerò presto

Alberto Airola

Il senatore del MoVImento 5 Stelle Alberto Airola assicura che tornerà presto al lavoro. Il 18 agosto 2018 la notizia del suo tentato suicidio.

Non è ancora chiaro perché il senatore del MoVimento 5 Stelle Alberto Airola abbia tentato il suicidio. Il pentastellato è stato trovato riverso e sanguinante nella vasca da bagno, con accanto diversi ansiolitici. L’esponente del M5S aveva anche scritto due lettere, una alle forze dell’ordine per “fugare ogni dubbio sulla paternità del gesto” e l’altra ai familiari, dove evidenziava le sue ultime volontà e forse spiegava i motivi che l’hanno portato a tentare di togliersi la vita. In questi giorni tanti i messaggi di affetto indirizzati via social al portavoce del M5S a Palazzo Madama, tra cui quello della giornalista e conduttrice televisiva Luisella Costamagna. “Alberto Airola è il simbolo della politica come passione. Forza Bibo, c’è bisogno di te” aveva scritto. Il senatore rassicura sulle sue condizioni rispondendo alla giornalista e promettendo: “Tornerò presto”.

Alberto Airola: presto al lavoro

Alberto Airola assicura sulle sue condizioni di salute. Su Twitter infatti il senatore del MoVimento 5 Stelle posta “tornerò presto al lavoro”, in risposta ad un messaggio di incoraggiamento della giornalista Luisella Costamagna, che il 18 agosto aveva scritto: “Alberto Airola è un caro amico dai tempi dell’università. Ma è anche il simbolo di una cosa tanto preziosa quanto rara e dimenticata: la politica come passione. Forza Bibo, c’è bisogno di te”.

L’ultimo post su Facebook del pentastellato risale al 14 agosto quando aveva scritto, commentando il crollo del ponte Morandi: “Sono scioccato da quello che è successo a Genova. Sono addolorato e angosciato per le vittime, i feriti e i loro cari”. Poi, il 18 agosto, la notizia del tentato suicidio dell’esponente del MoVimento 5 Stelle.

Il tentato suicidio

Il senatore infatti è stato trovato riverso sanguinante nella vasca da bagno della sua casa dalla sorella Gisella, che era andato a cercarlo non riuscendo a contattarlo da ore. Accanto, un flacone di ansiolitici. Sono ancora sconosciuti i motivi che hanno portato Alberto Airola a tentare il suicidio. Come riporta La Stampa, il pentastellato ha lasciato anche due lettere, una indirizzata alle forze di polizia “per fugare ogni dubbio sulla paternità del gesto”. L’altra, scritta “di mio pugno” come precisato nella missiva, per i familiari, dove esprimeva le sue ultime volontà.

“La notizia riportata dalla stampa questa mattina (18 agosto 2018, ndr) che riguarda Alberto Airola ci colpisce e ci addolora profondamente” scriveva in una nota il gruppo parlamentare del MoVimento 5 Stelle, appena appresa della tragedia. “Siamo vicini ad Alberto e ai suoi familiari, cui manifestiamo il massimo sostegno possibile e tutto il nostro affetto e vicinanza”. “In questo momento così delicato chiediamo agli organi di stampa e a tutti di dimostrare il dovuto rispetto evitando appostamenti in ospedale ed ogni altro atto possa disturbare la famiglia di Alberto” veniva infine sottolineato.

Tra i tanti messaggi di solidarietà anche quello del sindaco di Torino Chiara Appendino che su Twitter precisava: “Alberto Airola è prima di tutto un amico con cui sin dall’inizio abbiamo condiviso una grande avventura. – aggiungendo – Provo profondo dolore per quello che è successo. Gli auguro una pronta ripresa e, nell’esprimere vicinanza alla famiglia, mi associo alla richiesta di rispetto e privacy”.