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Alberto Stasi: gli avvocati hanno sporto denuncia per stalking

alberto stasi

Gli avvocati di Alberto Stasi hanno denunciato molte persone per stalking e intralcio nelle loro indagini. Essi, infatti hanno scoperto che qualcuno li stava pedinando.

Gli avvocati di Alberto Stasi denunciano per stalking

Gli avvocati di Alberto Stasi dopo che Andrea Sempio è stato rilasciato e lui archiviato come estraneo hai fatti. Esso, infatti è stato indicato come possibile omicida di Chiara Poggi dagli avvocati difensori di Stasi. Essi, anche dopo essere stato dichiarato innocente dalla corte, si sono messi all’opera per cercare di trovare degli indizi e informazioni per cercare di dimostrare la sua colpevolezza. Gli avvocati di Stasi però hanno trovato molti ostacoli durante le loro ricerche. Essi, infatti hanno denunciato per stalking alcune persone e dato hai carabinieri varie targhe che si aggiravano o li seguivano. Secondo gli avvocati difensori, infatti era stato molto strano che le novità e altre informazioni riuscissero ad arrivare anche ad altre persone, visto che erano super segrete e svolte quasi completamente allo scuro di tutti. Inoltre vennero inviate a loro alcune e-mail con dati non corrette per cercare di portare gli avvocati fuori strada. Secondo gli avvocati di Alberto Stasi questo è un modo per non far trovare il vero colpevole. Essi, infatti sono convinti che chi sta facendo tutto questo è colui che ha commesso l’omicidio della povera Chiara Poggi. Quindi essi sono convinti che la strada intrapresa sia quella giusta. Essi inoltre pensano che la verità prima o poi verrà a galla e scopriremo che Alberto Stasi non è l’omicida.

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Omicidio Chiara Poggi

Il 13 agosto 2007 a Garlasco, in provincia di Pavia, viene ammazzata Chiara Poggi. Essa è una ragazza di ventisei anni ed è laureata in Economia. La ragazza vive con i genitori nella casa di famiglia ed li che viene trovata morta. Chiara, secondo la ricostruzione effettuata dagli investigatori, avrebbe aperto al suo assassino perchè lo conosceva. Uno degli indizi è il fatto che la ragazza abbia aperto in pigiama e soprattutto in casa non ci sono segni che possano far dedurre che qualcuno abbia scassinato o cercato di aprire la porta senza il suo permesso. Quel giorno Chiara era sola in casa visto che i genitori e il fratello erano in vacanza. Per gli inquirenti essa è stata uccisa con un oggetto contundente come ad esempio un martello, ma questo non è mai stato effettivamente trovato. Quel giorno a dare l’allarme fu il fidanzato Alberto Stasi. Esso è un ragazzo di ventiquattro anni ed ha studiato alla Bocconi, per poi fare l’impiegato commercialista. Dal primo momento cioè da quando Stasi chiamò il 118 sembrò molto tranquillo e non così sconvolto per la morte della fidanzata. Gli inquirenti, infatti sospettarono subito di lui per molti motivi uno tra tutti fu quello delle scarpe e vestiti completamente puliti. Questo per essi è la cosa più strana, infatti una persona normale si sarebbe avvicinata al corpo. Quindi si sarebbe dovuto sporcare almeno le scarpe di sangue, visto che la quantità trovata era tanta. Stasi, invece era pulitissimo e niente sembrava essere stato a contatto con il sangue. Il 12 dicembre del 2015 Alberto Stasi viene condannato in via definitiva a sedici anni di carcere per l’omicidio della fidanzata Chiara Poggi.

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