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Alessio Boni racconta le avance di un noto produttore

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L'attore Alessio Boni ha raccontato di aver subito delle avance da un notissimo produttore americano: "Fu così che ebbe fine il mio sogno americano"

Non si tratta del racconto di un altro caso di molestie sessuali, bensì quello della rottura di un sogno. Un potentissimo produttore americano, di cui Alessio Boni non vuole rivelare il nome, andò a Roma, all’Accademia d’Arte drammatica dove stava studiando come attore per fare dei provini. Non si trattava solo del possibile ingaggio per un ruolo cinematografico, ma era qualcosa di più. Il produttore cercava infatti un giovane attore che conoscesse l’inglese, ma che sapesse mantenere anche l’accento italiano, per creare una nuova star hollywoodiana.

Si trattava di una specie di redivivo Rodolfo Valentino. Alessio Boni racconta di essere stato lui il prescelto. Pertanto venne convocato a Los Angeles. “Ricordo che preparai grandi valigie con tutto l’occorrente. Quando partii, salutai i miei genitori, poi gli amici e i colleghi per un viaggio senza ritorno. Ero infatti convinto che sarei rimasto molto a lungo negli Stati Uniti. Si trattava della grande occasione della mia vita, della svolta tanto agognata… Pensavo che la mia vita sarebbe completamente cambiata”.

Boni rifiuta le avance

Invece cosa accadde? Boni racconta che una vota arrivato in albergo, vi rimase per una settimana aspettando la chiamata del produttore. Lui sapeva che l’uomo era sposato e aveva dei figli. Alessio racconta: “Ero sereno, mi guardavo intorno felice, ammirato, pieno di energie positive. Finalmente arriva il giorno fatidico dell’incontro nel suo studio. Lui mi propina un bel discorso, mi fa credere che avrebbe fatto di me un astro del cinema. Ma c’era una contropartita…”.

A quel punto il produttore diede il via a evidenti avance sessuali. Alessio cercò di ritrarsi, lo salutò e chiuse dietro di sé per sempre quella porta. “Me ne tornai con le pive nel sacco a casa. Le molestie? Certo, esistono, ma basta saper dire di no. Io non mi sono mai piegato ai compromessi di nessun genere per lavorare con questo o con quel regista. Figuriamoci se potevo accettare la proposta erotica di quel signore. Ho troppo rispetto di me stesso. È una questione di dignità, che mi ha sempre accompagnato nella mia strada professionale”.

Di strada Alessio Boni, del resto, ne ha fatta parecchia. Da quando da ragazzo lavorava come piastrellista nell’azienda di famiglia a Villongo, in provincia di Bergamo. A tal proposito, l’attore ha affermato: “Non puoi scegliere dove nascere e nemmeno a quale ceto sociale appartenere. Io nasco in una famiglia proletaria, tutti piastrellisti, gente semplice ma sana che si è sempre voluta bene. Frequentavo ragioneria, corsi serali, ma non mi piacevano né il mestiere che facevo la mattina, né le materie che studiavo la sera. Volevo evadere”. Sin da ragazzetto, a bordo della sua Vespa, Alessio ha raccontato che andavo a bordo lago d’Iseo e parlava alle acque del lago stesse. A lui rivelava i suoi pensieri, i sogni, i desideri, sperando che prima o poi gli rispondesse. Forse in qualche modo quelle acque gli hanno poi mandato qualche suggestione e indicazioni utili per il suo futuro.