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Alex Pompa assolto, la madre: "Se avessi denunciato mio marito sarei morta"

Alex Pompa

Maria Cotoia, madre di Alex Pompa, assolto dopo aver ucciso il padre per difenderla, ha dichiarato che se avesse denunciato il marito sarebbe morta.

Maria Cotoia, madre di Alex Pompa, assolto dopo aver ucciso il padre per difenderla, ha dichiarato che se avesse denunciato il marito sarebbe morta.

Alex Pompa assolto, la madre: “Se avessi denunciato mio marito sarei morta”

Maria Cotoia, madre di Alex Pompa, ventenne che il 30 aprile dell’anno scorso ha ucciso il padre Giuseppe a Collegno per difenderla, ha spiegato la situazione da incubo che stavano vivendo. “Era diventato un inferno, non eravamo più una famiglia normale. Nell’ultimo periodo eravamo sotto assedio. Ma se all’epoca avessi denunciato, sarei morta” ha dichiarato la donna. “Oggi alle donne che vivono nella mia stessa situazione dico di denunciare. Le donne dovrebbero essere maggiormente tutelate nel momento in cui denunciano, non bisogna lasciarle da sole” ha aggiunto la donna, al TG1. Alex Pompa è stato assolto da ogni accusa. 

Alex Pompa assolto, la madre: “Quello che speravo si è realizzato”

Maria Cotoia è molto soddisfatta per il risultato ottenuto dal processo. Ai media presenti in aula ha dichiarato di aver ricevuto quello che sperava. “Quello che speravo si è realizzato. Alex ha già pagato nel corso della sua vita” ha dichiarato la donna. “Ci tengo a ringraziare questa Corte. Sono stranito, sono senza parole. Devo metabolizzare” ha dichiarato Alex Pompa dopo essere stato assolto dall’accusa di omicidio volontario. 

Alex Pompa assolto: il pm aveva chiesto 14 anni 

Il pubblico ministero Alessandro Aghemo aveva chiesto 14 anni di reclusione per il ragazzo, sottolineando che il giovane aveva realmente voluto commettere l’omicidio. Alex aveva colpito il padre con trenta coltellate, senza dargli la possibilità all’operaio 52enne di difendersi. Secondo il pm il ragazzo aveva avuto una reazione spropositata e molto diversa rispetto a quella del fratello, a seguito di quell’ennesima lite in famiglia. Lo stesso pm aveva acconsentito ad una riduzione di pena per la seminfermità di Alex, invitando la Corte a valutare la concessione di attenuanti generiche per l’atteggiamento avuto durante il processo e le provocazioni subite. Alla fine è stato assolto.