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Alghero, cane maremmano lanciato da sei metri: Calick è vivo

Alghero

Bastonato e lanciato da un ponte alto sei metri vicino ad Alghero: Calik, il cane maremmano, è vivo

Una vicenda triste quella verificatasi nei pressi di Alghero e di cui è stato protagonista un cane maremmano. Si chiama Calik. E’ stato bastonato e lanciato da un ponte alto sei metri. Per fortuna è ancora vivo, ma resta da capire se potrà ancora camminare. Ha i denti spezzati e la colonna vertebrale fratturata.

La storia di Calik

Bastonato e lanciato da un ponte alto sei metri vicino ad Alghero, Calik ce l’ha fatta. Il bellissimo pastore maremmano è ancora vivo, nonostante abbia i denti spezzati e la colonna vertebrale fratturata. Resta da capire se potrà ancora camminare.

Tra abbandoni e violenze, ci sono troppi animali vittime delle cattiverie degli uomini. La crudeltà umana spesso ai limiti della più spietata efferatezza mette a rischio la loro vita. Calik, un bianco maremmano sardo di circa quattro anni, ne è un esempio. È stato prima picchiato con un bastone, che ne ha comportato la quasi totale distruzione dei suoi denti. Successivamente è stato rinchiuso in un sacco usato per contenere il mangime degli animali. Infine, Calik è stato lanciato nel vuoto da un ponte alto sei metri. Il drammatico episodio si è verificato lungo la strada SS291dir che collega Alghero a Fertilia.

Nonostante il violentissimo impatto, il quattrozampe è miracolosamente vivo. A trovare il cagnolino è stato un pescatore della zona. Mentre si trovava allo stagno di Calich a pochi metri dall’accaduto, è intervenuto in suo soccorso dopo aver sentito un rumore causato dall’impatto. Così la polizia rurale sarda è intervenuta, salvando Calik dopo essere stato gettato dal cavalcavia.

Calik come sta

Il pescatore ha subito chiamato le forze competenti e il Taxi Dog che ha portato l’animale alla clinica universitaria di Sassari dove è stato curato. Ora Calik si trova al canile Primavera di Santa Maria La Palma. “Lo abbiamo adottato perché se non lo avessi fatto avremmo dovuto chiedere sempre al Comune di Alghero il permesso per le cure”, Silvia Tintus, proprietaria del rifugio.

“Martedì pomeriggio mi hanno comunicato che Calik non rischia la morte“, ha aggiunto Tintus. L’intervento è durato parecchie ore perché nella caduta il quattrozampe si è fratturato la colonna vertebrale. Infatti, resterà da capire se nei prossimi giorni potrà ancora camminare o sarà necessario l’uso del carrellino. Intanto una denuncia è stata presentata ai carabinieri e sui social è già partito l’appello per la ricerca di eventuali testimoni.

I casi di maltrattamenti animali stanno crescendo. Risalgono a pochi mesi fa racconti di cani costretti a vivere in due stanze da 30 metri quadri ciascuna. E’ una piaga che dev’essere combattuta.