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Aggiornamento algoritmo Facebook: come funziona

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Scopriamo tutto ciò che c'è da sapere sul tanto temuto algoritmo di Facebook

L’algoritmo di Facebook è sempre in costante evoluzione per cercare di garantire una migliore esperienza agli utenti in rete. Alcuni cambiamenti all’interno dell’algoritmo hanno provocato una serie di dibattiti, come il recente aggiornamentomeaningful interactions” secondo cui Facebook, favorirebbe tutti quei post capaci di generare delle conversazioni di valore, specialmente quelle generate dai componenti della nostra famiglia o da amici.

Aggiornamento Facebook 2018

La reazione nei confronti di questo aggiornamento è stata sia di sorpresa che di preoccupazione da parte dei brand, editori, i managers delle pagine Facebook; tutti, infatti, si sono chiesti se le loro ricerche organiche avrebbero dovuto incassare, un’altra volta, dei brutti colpi, raggiungendo così una minore percentuale del proprio pubblico su Facebook.

Siamo stati fortunati da avere la possibilità di osservare in maniera ancora più ravvicinata il nuovo algoritmo di Facebook del 2018, attraverso un seminario esclusivo sulle News Feed per editori (grazie a Matt Navarra e Ned Berke). Ecco tutto quello che conosciamo riguardo al funzionamento dell’algoritmo e su come i brand e gli uomini di marketing possono sopravvivere sul social network nel 2018. Tuffiamoci insieme!

Algoritmo Facebook come funziona

Quando un utente naviga su Facebook, ci sono miliardi di potenziali post che potrebbero apparire nella sua bacheca. Questo nuovo algoritmo prende i post e li organizza a seconda della probabilità con cui l’utente potrebbe interagire con essi. Questa è la base da cui tutto si sviluppa; guardiamo ancora più a fondo.

Componenti

Nel recente seminario riguardante la News Feed di Facebook, il team ha suddiviso l’algoritmo in 4 semplici componenti;

  • Inventario, ovvero il contenuto disponibile
  • Segnali , ovvero le considerazioni riguardanti il contenuto
  • Previsioni, ovvero le considerazioni riguardanti l’individuo
  • Punteggio complessivo

Questi quattro fattori chiave dell’algoritmo servono al solo scopo di fornire agli utenti di Facebook la migliore esperienza complessiva. I “Segnali” rappresentano ciò su cui un brand o gli uomini di marketing, possono focalizzarci per ottenere più visualizzazione del contenuto da parte di un maggior numero di utenti nella News Feed.

Precedentemente, Facebook, usava ogni sorta di segnale per determinare quale post sarebbe stato mostrato agli utenti; adesso, l’algoritmo userà i segnali che favoriscono fortemente le interazioni “attive”, come commenti e condivisioni. Una ragione per cui Facebook darà la priorità ai post della famiglia e degli amici rispetto ai post provenienti dalle pagine, è perché l’interazione fra persone è maggiormente efficace e preziosa rispetto a una connessione fra persona-pagina.

In altre parole, il contenuto che proviene dagli amici e dalla famiglia tende a innescare un coinvolgimento maggiormente attivo fra gli utenti. Nel suo articolo riguardante l’importanza dei contenuti guidati dalla storia, Alaura Weaver scrive “invece di focalizzarci su quale fattore renda popolare il contenuto o che maggiormente attiri l’attenzione del nostro pubblico, dovremmo porre attenzione su cosa rende lo valido, dunque un contenuto di cui valga la pena parlare”. Il primo passo da compiere per creare un contenuto che si posizioni al meglio è quello di capire ciascuno dei migliori segnali e fattori di posizionamento all’interno dell’algoritmo di Facebook.

Fattori di posizionamento

Quando si considerano i tipi di contenuti che Facebook favorirà andando avanti, è importante distinguere fra interazioni “attive” e “passive”. Con interazioni attive si intende quelle attività come condividere, commentare o inserire reazioni nei post; tutte queste azioni comportano un peso maggiore rispetto alle semplici interazioni passive (come cliccare, visualizzare, hovering). Diamo un’occhiata più dettagliata a ciascun tipo di interazione considerata attiva.

Commenti

I commenti sono il primo e più importante segnale considerato dal nuovo algoritmo di Facebook del 2018. Adam Mosseri, capo di News Feed, a Gennaio scrive in un comunicato stampa:

“I post delle pagine che generano conversazione e dialogo fra le persone verranno mostrati in una posizione più elevata nella sezione delle notizie. Per esempio, i video in diretta spesso comportano discussioni fra i diversi utenti su Facebook, infatti i video live, di media, ottengono interazioni 6 volte superiori rispetto a quelle dei comuni video”.

E’ importante chiarire che usare l’esca/la trappola del coinvolgimento/engagement per provocare nelle persone la volontà di commentare sarà, in realtà, un fattore che sminuirà i vostri post nelle bacheche degli utenti. Gli amministratori delle pagine Facebook, dunque, dovrebbero focalizzare le loro forze nel postare storie significative e rilevanti che non usino il coinvolgimento personale dell’utente come aggancio.

Condivisioni

Subito dopo i commenti, possiamo notare che il nuovo algoritmo da altesì importanza all’attività di condivisione. Nel grafico, sotto il termine “segnali”, dovreste notare che Facebook menziona due diversi tipi di condivisione:

  • le condivisione delle persone di link o contenuti all’interno di messanger (questa parte non sono particolarmente sicura che abbia un senso pratico e logico)
  • il coinvolgimento che deriva da un post di un editore e ricondiviso da un amico (idem come sopra)

In altre parole, Facebook sta prestando molta attenzione sia sui post che sono condivisi privatamente che pubblicamente. Un altro fattore chiave è che, adesso, non basta che qualcuno condividi i nostri post; è necessario, per Facebook, che tali post condivisi inneschino interazioni/conversazioni/dialogo fra gli utenti. Facciamo un esempio;

Se io, utente del web, condivido un post dalla pagina facebook di Buffer e i miei amici commentano il post che ho condiviso nella sezione delle notizie, allora il post continuerà a essere mostrato a tutte le altre persone, aumentando così la portata del post. Se al contrario, il post della pagina Facebook di Buffer che io condivido non riceve commenti, questo retrocederà nella sezione delle notizie.

Reazioni

Il terzo e principale segnale che il nuovo algoritmo di Facebook porta all’attenzione sono le reazioni. Sebbene non siano forti come i commenti o le condivisioni, le reazioni sono ancora considerate come una forma attiva di interazioni, capaci di aiutare il brand nella conquista di un maggior numero di utenti nella sezione delle notizie.

Non possiamo aspettarci che tutti condividano o commentino i post, per questo motivo le reazioni sono una terza via per far comprendere a Facebook la qualità del contenuto. Secondo Mark Zuckerberg, a lungo andare, la qualità è un fattore cruciale: “ le ricerche dimostrano che quando usiamo un social media per connetterci con le persone a cui teniamo, questo ci permette di sentirci meglio. Infatti, connetterci con loro ci permette di farci sentire meno soli, e ciò può essere inoltre correlato alla nostra felicità e salute. D’altro canto, però, leggere passivamente degli articoli o guardare dei video, anche se si tratta di materiali di intrattenimento o informazione, non potrebbe avere gli stessi benefici.” Ecco un veloce riassunto di tutto ciò che sappiamo fino ad esso.

  1. Il contenuto che comporta significanti interazioni otterrà maggiori risultati rispetto a contenuti guidati solo dal consumo/guadagno.
  2. Le pagine potrebbero rilevare un declino in termini di portata, tempo speso a guardare i propri post e di traffico generato da altre fonti.
  3. Nei prossimi mesi salteranno fuori ulteriori aggiornamenti riguardanti l’algoritmo e la News Feed.

Adesso immergiamoci in alcune delle principali azioni realizzabili da parte dei brand!

Come avere successo su Facebook

Come Brand conosciamo la necessità di focalizzarci sulle interazioni significanti. Ma come procediamo nella pratica?
Ecco alcuni modi per ottenere successo nel 2018.

1) Focalizzarsi su un contenuto che connetta le persone

Focalizzarsi su contenuti che siano capaci di connettere le persone con interazioni significative potrebbe sembrarvi simile alla vostra attuale strategia su facebook ma, in realtà, è un cambiamento fondamentale con cui potremmo approcciarci, a lungo andare, ai contenuti poco chiaro?). Invece di creare un contenuto per il vostro brand con cui le persone possono interagire, dobbiamo iniziare a creare un contenuto per le persone, in modo da generare commenti e condivisioni. Creare un contenuto finalizzato alle persone richiede una sincera comprensione della nostra audience;

1) Quali sono le sfide della nostra audience?

2) Quali sono le motivazioni del nostro pubblico?

3) Con cosa gli piace interagire?

4) Quali sono le cose a cui la nostra audience tiene particolarmente?

Nella pagine di Buffer, per esempio, ho scoperto che la nostra audience tiene profondamente al miglioramento delle proprie abilità di marketing e social media. Questa semplice e apparentemente piccola conoscenza ci può aiutare nel guidare ogni singola parte di contenuto che creiamo per i social media. Ogni componente di contenuto che noi condividiamo su Facebook ha uno specifico scopo: innescare un sentimento, un emozione nel nostro target di riferimento in modo che esso si senta obbligato a commentare o condividere il nostro contenuto con qualcuno che possa altresì ritenere interessante tale contenuto.

2) Contenuti che creano naturalmente interazioni significanti

Esisitono alcuni tipi di contenuti che innescano automaticamente emozioni all’interno della cerchia degli utenti. I video sono un esempio di questi contenuti, e possono avere un forte impatto sul successo del vostro Facebook. Nel recente aggiornamento delle News Feed di Facebook, Adam Mosseri fornisce una delucidante/illuminante spiegazione statistica: “ I video live comportano/producono spesso discussioni fra gli utenti. Infatti, i video in diretta, ottengono in media interazioni 6 volte superiori rispetto a quelle dei normali video.

Alcuni ideatori che postano video su Facebook realizzano delle vere e proprie discussioni all’interno dei loro seguaci, proprio come succede per i post pubblicati dalle celebrità. In termini di coinvolgimento su facebook, i video prodotti generano una migliore performance rispetto ai link e alle semplici immagini. Adesso, con Facebook Live video, la performance finale è decisamente la migliore rispetto a tutto il resto!

Date un’occhiata a questo fantastico esempio di Facebook Live video (qua manca una riga perché non riesco a dargli un senso in una frase scritta in italiano). Questo video ha provocato/registrato più di 36,000 visualizzazioni, 115 commenti e 80 condivisioni, il tutto mentre forniva al proprio pubblico un’esperienza memorabile.

3) Attivare comunità di nicchia attraverso Facebook Groups

Più di un miliardo di persone in tutto il mondo usano Facebook Groups. Più di 100 milioni di persone vedono questa funzionalità come una delle parti più importanti nella loro esperienza su Facebook. I gruppi rappresentano il modo perfetto per costruire una comunità attiva, partecipativa interessata a determinati argomenti, questioni e cause a cui tengono particolarmente. Non importa che si tratti di social media marketing, viaggi, fashion o altro,là fuori è possibile riconoscere un enorme massa di individui che aspetta solo di connettersi con persone con il loro stesso punto di vista, mentalità, interessi.

Il vero segreto di Facebook Groups è il fatto che questi gruppi sono capaci di generare conversazioni e connettere persone provenienti da tutto il mondo. Ecco perché, negli ultimi anni, l’utilizzo di gruppi e applicazioni di messagistica istantanea sono stati visti di cattivo occhio. Nel mare dei contenuti delle News Feed, i gruppi e le app di messaggistica offrono si un’opportunità di connenttersi e condividere le proprie idee e opinioni, ma in maniera decisamente più personale e privata. Creando un gruppo Facebook per la vostra comunità, state offrendo uno spazio aperto e libero dove le persone possono collaborare fra di loro.

E’ chiaro che questo è un periodo molto eccitante per il mondo di Facebook. Credo onestamente che i recenti cambiamenti all’algoritmo di Facebook siano, nel lungo periodo, positivi sia per gli utenti che per i brand. Adesso è il momento perfetto per affinare le vostre strategie su Facebook e sviluppare contenuti significativi e comunità attive e coinvolte. Con tempo e pazienza, sono sicuro che riuscirete a ottenere e trovare successo con la vostra pagina Facebook! Mi piacerebbe ascoltare i vostri pareri o domande, sentitevi liberi di commentare qua sotto.