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Alice Neri: il giallo del telefono mai ritrovato e ultima localizzazione al bar

Alice Neri

La trasmissione televisiva Quarto Grado, nella puntata del 2 dicembre, ha ricostruito gli ultimi spostamenti di Alice Neri.

La trasmissione televisiva Quarto Grado, nella puntata del 2 dicembre, ha ricostruito gli ultimi spostamenti di Alice Neri. La donna è stata vista in un bar e il suo telefonino è completamente scomparso. 

Alice Neri: il giallo del telefono mai ritrovato 

La trasmissione televisiva Quarto Grado è tornata sul caso di Alice Neri, 32enne il cui cadavere è stato trovato in un’auto carbonizzata nelle campagne di Concordia. Durante la puntata di venerdì 2 dicembre, il programma ha ricostruito gli ultimi spostamenti di Alice. Uno dei misteri riguarda il telefonino della donna, che non è mai stato ritrovato sul luogo del delitto. Lo smartphone potrebbe essere decisivo per risolvere il mistero della morte di Alice. Secondo quanto ricostruito, il pomeriggio della scomparsa la donna ha scritto dei messaggi al marito Nicolas, come ogni giorno. Dopo il turno di lavoro, finito alle 16.30, ha aspettato più di un’ora prima di rientrare a casa. Dalla fabbrica in cui lavorava alla sua abitazione ci avrebbe messo circa 20 minuti, ma al marito ha spiegato di aver ritardato perché era impegnata sul luogo del lavoro. Anche nello scambio di messaggi la donna non ha mai rivelato dove si trovasse. “Arrivo” ha scritto quando Nicolas le ha chiesto per la seconda volta dove si trovava. Alice Neri è arrivata a casa alle 18.30 e ha annunciato di dover uscire per un aperitivo con un’amica, uscendo subito di casa senza neanche cambiarsi.

Alice Neri, l’incontro con il collega e la geolocalizzazione

Alle 19.45 Alice Neri si è fermata allo Smart Cafè, locale sulla strada per Mirandola, dove ha aspettato il collega Marco per circa 10 minuti. I testimoni hanno spiegato di averla vista parlare tranquillamente al telefono. Con l’amico ha trascorso circa 6 ore. I due, secondo quanto riferito dai gestori del bar, hanno parlato e scherzato in modo sereno fino alle 2 del mattino, quando il locale a chiuso. Loro si sono spostati nel parcheggio. Secondo le riprese delle telecamere, Alice e Marco sono rimasti nel piazzale del bar 15 minuti prima di salire sulle loro auto. Alle 2.30 una telecamera ha ripreso l’auto dell’uomo svoltare a destra, mentre 10 minuti dopo la macchina di Alice ha svoltato nella direzione opposta. Alle 2.51 la telecamera di un caseificio ha ripreso l’auto di Alice vicino alle campagne di Concordia, ma dalle immagini non si capisce se al volante dell’auto ci fosse realmente lei. Il marito si è accorto della sua assenza alle 6 del mattino, quando si è svegliato per andare a lavorare. L’ha chiamata per 10 volte poi ha attivato l’opzione “trova il mio cellulare” per localizzare il dispositivo, che viene individuato vicino alle campagne. Il segnale, se non disattivato, può durare anche 5 minuti ma quella mattina viene interrotto dopo 10 secondi. Da quel momento il marito non ha più avuto notizie della donna. 

A quel punto Nicolas ha chiamato il fratello di Alice e insieme hanno iniziato le ricerche. L’uomo si è recato a casa dell’amica con cui la donna gli aveva detto che avrebbe preso un aperitivo, ma scopre che aveva mentito. A quel punto è andato a sporgere denuncia denuncia. Nel pomeriggio a casa di amici ha usato la geolocalizzazione di Google per avere notizie sul cellulare di Alice e ha scoperto che era stato geolocalizzato l’ultima volta allo Smart Cafè intorno alle 3.40. Se fosse vero si potrebbe pensare che Alice sia tornata al bar prima della sua morte, ma l’ipotesi è che a quell’ora il telefono fosse nelle mani dell’assassino. Il telefonino della donna non è ancora stato trovato e manca anche il mazzo di chiavi di casa.