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Alimenti: controlli Nas in grossisti e distributori cibi etnici, irregolarità nel 50%

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Roma, 7 giu. (Adnkronos) - Controlli mirati, nelle ultime settimane, da parte del Comando dei carabinieri per la Tutela della Salute contro forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale. Le verifiche, effettuate in grossisti e...

Roma, 7 giu. (Adnkronos) – Controlli mirati, nelle ultime settimane, da parte del Comando dei carabinieri per la Tutela della Salute contro forme illecite di commercializzazione di prodotti etnici importati e distribuiti su ampie aree del territorio nazionale. Le verifiche, effettuate in grossisti e distributori di alimenti etnici sono state volte ad accertare le condizioni igienico-sanitarie e strutturali degli ambienti, l’attuazione delle procedure di sicurezza alimentare e tracciabilità, la posizione contrattuale delle maestranze ed il possesso di un’adeguata formazione professionale.

In tale specifico settore i carabinieri Nas hanno effettuato circa 700 ispezioni dalle quali sono emerse irregolarità in 329 strutture (pari al 50% circa degli obiettivi controllati). Sono state segnalati all'autorità giudiziaria e sanitaria oltre 300 operatori di settore e contestate 540 sanzioni amministrative, per un valore complessivo di oltre 500mila euro.

Come fa sapere il Nas, sono stati trovati alimenti con la data di scadenza superata, cancellata e successivamente modificata in modo da procrastinarne la validità. Scoperte anche 25 tonnellate di carni in pessimo stato di conservazione e in presenza di escrementi di roditori, altri prodotti di origine extra comunitaria completamente ricoperti da liquido congelato, percolato dal soffitto a causa del malfunzionamento dell’impianto di refrigerazione.

Nel complesso, sono state sequestrate 2000 tonnellate di prodotti alimentari non idonei al consumo in quanto privi di tracciabilità, in cattivo stato di conservazione e o detenuti in locali interessati da carenze igieniche e/o con etichettatura irregolare, per un valore commerciale di circa 4 milioni di euro.

E' emerso anche l’uso di magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, depositi in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori, che hanno comportato l’applicazione di provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività a carico di 15 imprese commerciali.