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Alitalia: da gavetta a cloche, addio a Cempella il manager che portò compagnia in utile /Adnkronos (2)

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(Adnkronos) - Cempella ridisegna l’assetto societario della compagnia con nuove hcc, high competitive carrier, strutture più snelle e dai costi competitivi, e prevede l’azionariato dei dipendenti. Un periodo d'oro che all'epoca permise ad Alitalia di avere numerosi corte...

(Adnkronos) – Cempella ridisegna l’assetto societario della compagnia con nuove hcc, high competitive carrier, strutture più snelle e dai costi competitivi, e prevede l’azionariato dei dipendenti. Un periodo d'oro che all'epoca permise ad Alitalia di avere numerosi corteggiatori: "così tanto che hanno iniziato a corteggiarci ben tre vettori europei: Air France, Klm e Swissair", ricordò Cempella al 'Corriere della Sera'.

Cempella esplora il terreno di nuove alleanze e trova in Klm il partner ideale dando vita a una fusione operativa con una joint venture integrale: era la scelta "migliore possibile": "noi avevamo una piccola flotta, ma un grande mercato. Loro una grande flotta, ma un piccolo mercato". Una formula vincente che consentì ad Alitalia di realizzare l’ultimo vero utile d’esercizio della sua storia con la distribuzione di un congruo dividendo. Ne registrerà un altro a inizio 2000 ma derivante da partite straordinarie dovute alla plusvalenza per la vendita di azioni di Klm. Gli olandesi volanti, infatti, il 28 aprile del 2000 annunciarono il divorzio da Alitalia e furono costretti a pagare una penale da 250 milioni di euro.

Il piano, ricordò Cempella, "prevedeva la nascita dell’hub di Malpensa, un nuovo aeroporto inserito in uno dei bacini di traffico più ricchi in Europa che con gli investimenti di Alitalia-Klm avrebbe sottratto importanti quote a Parigi, Francoforte, Monaco, Londra". Ma alla vigilia della nuova Malpensa, rammentò, "il governo italiano scelse di bloccare tutto. Una decisione clamorosa perché ci si arrendeva alle pretese locali, dimenticandosi che Malpensa era il progetto strategico per uno sviluppo infrastrutturale dell’intero Paese". Amsterdam, aggiunse, "scelse di rompere l’accordo pur sapendo che avrebbe dovuto pagare, come poi avvenuto dopo un arbitrato internazionale, una penale di 250 milioni di euro". Cempella rassegnò le dimissioni da Alitalia il 2 febbraio 2001 alcuni mesi prima dell’attacco terroristico alle Twin Towers dell'11 settembre 2001 che provocò uno tsunami sul trasporto aereo mondiale e che indebolì ulteriormente Alitalia obbligandola a chiudere importanti destinazioni intercontinentali.