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Alitalia, raggiunto preaccordo con sindacati. Si va al referendum tra i lavoratori

Alitalia, raggiunto preaccordo con sindacati. Si va al referendum tra i lavoratori

È stato firmato un preaccordo tra le parti per salvare Alitalia. Ora tocca ai lavoratori convalidarlo con il referendum della prossima settimana

Alitalia e i sindacati sono arrivati ad un accordo preliminare che verrà confermato dopo la convalida del verbale di confronto attraverso referendum tra i lavoratori. Le due parti hanno concordato sull’applicazione di alcune misure tra cui la riduzione degli esuberi tra il personale di terra a tempo indeterminato da 1.338 a 980 e la riduzione del taglio degli stipendi all’8%.

Nel verbale viene sottolineata anche la necessità di accelerare la crescita dei ricavi, in particolare programmando nuovi aerei per il lungo raggio. mentre la questione più spinosa, cioè quella degli esuberi tra il personale di terra dovrebbe essere risolta attraverso superamento del progetto di esternalizzazione nelle aree di manutenzione e altre aree, il ricorso alla cassa di integrazione straordinaria entro maggio 2017 per i prossimi due anni, l’attivazione di riqualificazione e formazione, l’incentivazione all’esodo e il miglioramento della produttivita’ e dell’ efficienza con rinvio in azienda entro maggio 2017 per la definizione.

Mentre, per il personale di bordo, sono previsti scatti di anzianità triennali con primo scatto nel 2020, un tetto all’incremento retributivo in caso di promozione pari al 25%. Dovrebbero essere confermati la riduzione dei riposi annuali da 120 a 108, gli esodi incentivati dei piloti e assistenti di volo e la prosecuzione della solidarietà fino alla scadenza prevista per legge, 24 settembre 2018. Inoltre per i neoassunti è in programma l’applicazione del contratto Cityliner.

Verso la ripatrimonializzazione

Nel verbale è ribadita la crisi econonomico-finanziaria che Alitalia sta attraversando. Tra le soluzioni vengono citate la ripatrimonializzazione dell’azienda per circa 2 miliardi di cui 900 come nuova finanza, la crescita dei ricavi e la riduzione dei costi (per la maggior parte s’intende il costo del lavoro).

Il ministro dei trasporti Graziano Delrio si è dichiarato soddisfatto. “Siamo soddisfatti del lavoro ottenuto: gli esuberi sono calati molto, anche perché sono stati ottenuti maggiori investimenti nel piano industriale, con più aeromobili e la manutenzione rimasta dentro l’azienda, e crediamo di aver ridotto al minimo i tagli salariali”.

Il sindacato si è detto intenzionato a collaborare per salvare Alitalia. “Abbiamo definito un verbale del confronto che si è svolto in questo periodo e che sottoporremo a referendum vincolante la prossima settimana”. Lo ha affermato la leader della Cgil, Susanna Camusso, al termine della trattativa Alitalia, dichiarando che “le ragioni del lungo confronto sono la situazione molto critica dell’azienda e il fatto che bisogna provare a salvarla”.