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Alla Camera passa il Dl Aiuti e vince il si anche con il voto del M5s  

L'emiciclo di Montecitorio

Vale 26 miliardi e il  voto finale è in calendario per lunedì prossimo alle 14: alla Camera passa il Dl Aiuti e vince il si anche con il voto del M5s  

Alla fine Giuseppe Conte ha fatto il “responsabile”, alla Camera passa il Dl Aiuti e vince il si anche con il voto del M5s . I favorevoli sono stati 410, 49 i contrari ed un solo astenuto per le misure contro la crisi ucraina al vaglio dell’aula di Montecitorio. Il Governo aveva posto la fiducia con voto nominale dichiarato e l’effetto “tregua” del colloquio a Palazzo Chigi tra il leader M5S, Giuseppe Conte, e il presidente del Consiglio, Mario Draghi, pare abbia rasserenato gli animi almeno nel presente.

Conte c’è e alla Camera passa il Dl Aiuti

Per il futuro la “battaglia” fra i due è solo rimandata al Senato, dove i Cinquestelle hanno già preannunciato possibili sgambetti. Tuttavia almeno per oggi le condizioni politiche ribadite anche in sede di dichiarazione di voto, a Montecitorio, hanno fatto passare il decreto. Le misure adottate valgono 26 miliardi e il  voto finale è in calendario per lunedì prossimo alle 14. Ma cosa stabilisce il decreto? Interventi in materia di energia, dato che nel testo è confluito l’ultimo “decreto Bollette”, poi produttività delle imprese, attrazione degli investimenti e sostegni sociali

Chi è stato più presente fra i partiti del governo

Ma i Cinquestelle c’erano tutti tutti? No, di essi 28 deputati non hanno votato la fiducia al Dl aiuti alla Camera perché assenti o in missione nella seduta di oggi pomeriggio. Il 73% del loro  gruppo però c’era ed ha detto si, tanta roba a contare che ad esempio nella Lega c’era ed ha votato il 74% di deputati. Il gruppo più presente è  risultato quello del Pd, più draghiano di Draghi, con l’83% di deputati partecipanti al voto.