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Allarme Agenas sui numeri dei medici di base: "Sono pochi e sempre più anziani"

L'Agenas lancia l'allarme sui medici di base italiani

In due anni il 25% della popolazione italiana rischia di restare senza assistenza: l'allarme Agenas sui numeri dei medici di base

Un problema serissimo incentivato dalla pandemia che ha portato ad un nuovo allarme dell’Agenas sui numeri dei medici di base: “Sono pochi e sempre più anziani”. L’Agenzia sanitaria nazionale delle Regioni spiega che in compenso aumentano i pazienti. Insomma, quello che manca è il ricambio generazionale e più di un terzo dei camici bianchi ha più di 66 anni. La fotografia di Agenas (Agenzia sanitaria nazionale delle Regioni) è allarmante. Quelli che diminuiscono sarebbero i giovani che si formano per intraprendere la professione di Ippocrate.

Allarme Agenas sui numeri dei medici di base

Ecco i dati: i medici di base laureati da meno di 6 anni nel nostro Paese sono appena 666. E nel novero di quelli che hanno un’anzianità da 13 a 20 anni ve ne sarebbero solo 2000 circa. E per quanto riguarda i laureati da oltre 27 anni? Lì ci sono circa 30 mila medici di famiglia. Cosa ne consegue? Che ogni medico ha un numero di pazienti sempre più alto e che la sanità arranca. La media è di 1.237.

Cosa stanno facendo le Regioni sul tema

Ci sono vie percorribili? Quelle regionali, con alcuni governi territoriali che hanno dato il via libera all’aumento del numero degli assistiti, fino a 1.800 e anche oltre. Intanto ei prossimi due anni il 25% della popolazione italiana si troverà senza l’assistenza territoriale di base. Agenas parla di 3.600 posti scoperti, che equivalgono a poco meno di 4,5 milioni di italiani che “resteranno senza medico”. E le soluzioni? Sono stati stanziati 15,63 miliardi del fondo PNRR per la sanità. Poi con il decreto Milleproroghe si è alzata l’età pensionabile dei medici di famiglia dai 70 ai 72 anni. Attenzione però: quel prolungamento volontario porterà ad avere medici sempre più anziani.