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Allarme siccità in Italia, il Nord è in sofferenza: il Po è in secca come ad agosto 2022

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Dopo l’estate torrida del 2022, torna anche in inverno l’allarme siccità in Italia. il Po è già in secca e i raccolti sono a rischio.

Il Po è in secca e il Nord è in sofferenza: l’allarme siccità si fa sempre più preoccupante in Italia mentre la stagione invernale insolitamente calda riporta il Paese a rivivere la delicata situazione già emersa ad agosto 2022.

Allarme siccità in Italia, il Nord è in sofferenza

I livelli di siccità registrati a febbraio 2023 eguagliano quelli di agosto 2022. Il dato è tanto più drammatico se si considera che, al momento, l’Italia non è alle prese con la stagione estiva bensì con quella invernale. Un inverno durante il quale non sta né piovendo né nevicando a sufficienza.

La situazione in atto sta provocando una carenza d’acqua allarmante che minaccia di compromettere non solo il futuro dei campi ma sta cominciando a condizionare anche l’uso potabile del bene spingendo all’invio di autobotti in alcuni comuni del Piemonte. Il Po, infatti, è in secca mentre i grandi laghi del Nord Italia si sono svuotati per metà della loro capienza. Il Garda, ad esempio, contiene un livello d’acqua che si pone ai minimi storici.

Dallo spazio, la sofferenza del Po è lampante con l’acqua che si fa strada a fatica tra i sabbioni a nord di Voghera, in provincia di Pavia, come dimostra l’immagine scattata dal satellite Sentinel-2 di Copernicus, gestito dall’Agenzia spaziale europea (Esa) e dalla Commissione europea. Alla luce di quanto sta accadendo, il segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale del Po, Alessandro Bratti, ha espresso “preoccupazione per la prossima stazione irrigua”. Intanto, i dati raccolti durante gli ultimi tre mesi della stagione invernale stanno confermando il trend arido che si traduce nella mancanza di oltre il 40% di acqua nella Penisola.

Dopo le surreali immagini della scorsa estate che hanno mostrato il Po quasi completamente prosciugato, ora la siccità è nuovamente a livelli record, con il letto del fiume già in secca al Nord-Ovest.

Il Po è in secca come ad agosto 2022: a rischio i raccolti

È in questo preoccupante contesto che si inserisce l’allarme lanciato da Coldiretti. Secondo i dati diffusi dall’associazione, il Po è a -3,2 metri rispetto allo zero idrometrico al Ponte della Becca, in provincia di Pavia. La stagione invernale che sta facendo registrare un caldo anomalo per il periodo grava in modo drammatico su un territorio già compromesso da un 2022 straordinariamente secco. L’Italia, quindi, sta vivendo il secondo anno più gravato dalla siccità dall’inizio delle registrazioni ossia quando al Nord-Ovest sono mancati circa il 42% delle precipitazioni.

In questo contesto, a essere terrorizzati dalle prospettive future sono gli agricoltori padani che sono prossimi a preparare i campi per la semina. Ma, se le previsioni meteo saranno confermate, non ci sarà acqua a sufficienza per l’irrigazione.

Secondo Coldiretti, la situazione è peggiore rispetto a quella del 2022 quando è stata segnalata una perdita di circa 6 miliardi di euro nei raccolti per la siccità. Tutti i settori agricoli sono stati colpiti: dal grano duro per la pasta alla salsa di pomodoro, dai formaggi come il Grana Padano e il Parmigiano reggiano ai salumi come il prosciutto di Parma o il Culatello di Zibello fino a frutta e verdura. Per l’associazione, con il Po a secco, un terzo della produzione del Made in Italy è a rischio.