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Allarme smog, il comune di Torino: 'Non aprite porte e finestre'

Allarme smog

Allarme smog a Torino. Il Comune infatti ha invitato tutti i cittadini del capoluogo piemontese a non aprire porte e finestre.

Allarme smog a Torino. Il Comune infatti ha invitato tutti i cittadini del capoluogo piemontese a non aprire porte e finestre. Ma non solo. L’Assessorato all’Ambiente ha anche chiesto alla popolazione di non praticare sport all’aria aperta. Inoltre, un’altra richiesta sempre da parte dell’Assessorato all’Ambiente è rivolta soprattutto ad anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie ed è quella di rimanere in ambienti chiusi.

Allarme smog a Torino

A Torino è scattato a tutti gli effetti l’allarme smog dopo che la concentrazione di Pm10 è salita a 114 mcg/mc, oltre il doppio del limite. L’invito del Comune rivolto a tutti i cittadini è quello di evitare di aprire porte e finestre.

Ma non solo. L’Assessorato all’Ambiente ha invitato, in una situazione così critica, la popolazione ad adottare una serie di precauzioni necessarie. Tra cui evitare di fare attività fisica e prolungata all’aperto. Inoltre, il consiglio per anziani, bambini e soggetti con patologie cardiorespiratorie, è quello di rimanere in ambienti chiusi.

Per quanto riguarda gli spostamenti in bicicletta o a piedi, l’esortazione del Comune di Torino è di farlo per il più breve tempo possibile, possibilmente muovendosi lontano dalle vie più trafficate. Dalla giornata di mercoledì a Torino è bloccato, dalle ore 8 alle ore 19, il traffico di tutte le auto private fino ai diesel Euro 4 compresi. nella giornata di sabato, però, con ogni probabilità esteso anche agli Euro 5.

Le raccomandazioni

L’Assessore all’Ambiente di Torino, Alberto Unia, ha spiegato che le misure restrittive adottate in questi giorni rispondono innanzitutto alla necessità di tutelare la salute delle persone. Proprio per questo motivo, nonostante sia consapevole dei disagi che si possono creare, l’Assessore raccomanda tutti i cittadini a rispettare le disposizioni relative alle limitazioni al traffico.

Inoltre, Unia ha ricordato che per quanto riguarda il riscaldamento degli ambienti la temperatura non dovrebbe superare i 19° C (con tolleranza di 2°C) nelle abitazioni e in spazi ed esercizi commerciali. Inoltre, ha ribadito l’invito a tenere le porte chiuse, in modo tale da evitare sprechi di energia e ulteriori emissioni inquinanti.

Per il momento, però, tutte le misure che sono state prese finora non si sono dimostrate efficaci. Nella giornata di giovedì, infatti, il traffico, durante le undici ore di blocco ai diesel più inquinanti, si è ridotto del 15%. Ma le polveri sottili sono comunque aumentate, passando da 84 a 114 microgrammi al metro cubo.

Di solito questi picchi si registrano soprattutto nei due mesi davvero critici, ovvero dicembre e gennaio. Ed è proprio per questa ragione che l’amministrazione ha deciso di innalzare il livello di attenzione.

Nel frattempo, la sindaca Appendino tira dritto: “Stiamo vivendo una emergenza, ma nessuno se ne accorge, perché l’inquinamento, a differenza di altri fenomeni, non si vede, non si tocca. Ma c’è, e mette a rischio la salute dei cittadini”.

Dal Comune fanno sapere che questi allarmi sono il frutto di circostanza davvero anomale. Raramente, come già accennato in precedenza, si è mai visto un ottobre così critico. La media di Pm10 dall’inizio del mese è di 53 microgrammi al metro cubo. L’anno scorso, invece, nello stesso periodo, era di 37.