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Allerta gialla meteo: significato, cosa fare

Meteo

I livelli di allerta meteo dal verde al rosso: allerta gialla (ordinaria), effetti e danni

Il Dipartimento della Protezione Civile ha elaborato una tabella delle allerte meteo e delle conseguenti criticità, contenuta nelle indicazioni operative del 10 febbraio 2016. Essa illustra i metodi e i criteri per l’omogeneizzazione dei messaggi del sistema di allentamento nazionale per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico e della risposta del sistema di protezione civile: va da un livello di allerta nullo, ovvero il verde, e arriva a un livello di allerta elevato, ovvero il rosso. Vediamo di seguito in cosa consiste il secondo livello, quello giallo (od ordinario).

Allerta gialla (od ordinaria)

Il primo livello è quello giallo e indica un’allerta di tipo ordinario. In essa si possono verificare i seguenti fenomeni localizzati: erosione, frane superficiali e colate rapide di detriti o di fango in bacini di dimensioni limitate; ruscellamenti superficiali, ovvero lo scorrimento di acque piovane sul suolo, con possibili fenomeni di trasporto di materiale; innalzamento dei livelli idrometrici dei corsi d’acqua minori, con inondazioni delle aree limitrofe, anche per effetto di criticità locali e strutture artificiali, come le tombature dei torrenti, i restringimenti, le occlusioni delle luci dei ponti; scorrimento superficiale delle acque nelle strade e possibili fenomeni di rigurgito dei sistemi di smaltimento delle acque piovane con tracimazione e coinvolgimento delle aree urbane depresse; caduta massi. Anche senza la pioggia, si possono verificare fenomeni franosi significativi, anche rapidi, legati a condizioni idrogeologiche particolarmente fragili, per effetto della saturazione del terreno.

Allerta gialla, effetti e danni

Tra gli effetti e i danni più diffusi legati all’allerta ordinaria ci sono: allagamenti di locali interrati e di quelli che si trovano al piano terra lungo le vie potenzialmente interessate da deflussi idrici; danni alle infrastrutture, agli edifici e alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali interessati da frane, colate rapide o dallo scorrimento superficiale delle acque; temporanee interruzioni della rete stradale o ferroviaria in prossimità di solchi scavati dalle acque, canali, zone depresse come sottopassi, tunnel, avvallamenti stradali, e a valle di porzioni di versante interessate da fenomeni franosi; limitati danni alle opere idrauliche e di difesa delle sponde, alle attività agricole, ai cantieri, agli insediamenti civili e industriali in alveo.