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Alluvione Emilia-Romagna: il Cdm approva aiuti da 2 miliardi

Meloni

Migliora la situazione in Emilia-Romagna, anche se è stata rinnovata l'allerta rossa. Il Cdm ha approvato aiuti per 2 miliardi.

La situazione in Emilia-Romagna sta lentamente migliorando, dopo l’alluvione che ha provocato 14 morti. L’allerta rossa è stata rinnovata, intanto il Cdm ha approvato il decreto per gli aiuti.

Alluvione Emilia-Romagna: il Cdm approva aiuti da 2 miliardi

La situazione in Emilia Romagna sta lentamente migliorando. Il meteo è buono e i livelli dei fiumi stanno calando, ma ci sono ancora tante difficoltà e criticità legate al fango e agli allagamenti. Nonostante il miglioramento del tempo, per oggi è stata rinnovata l’allerta rossa. Per domani sono attese nuove piogge e le criticità rimangono. Intanto, il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge maltempo. “Questo primo provvedimento prevede uno stanziamento di oltre 2 miliardi di euro per le zone colpite dall’alluvione” ha dichiarato la premier Giorgia Meloni, che oggi ha incontrato Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia-Romagna. Tra le misure previste ci sono la sospensione versamenti tributari fino al 31 agosto, la Cig per i lavoratori dipendenti fino a 90 giorni e un aiuto una tantum da 3mila euro per gli autonomi. Bonaccini: “Servirà anche un decreto per la ricostruzione“.

Il Cdm ha approvato il decreto con gli aiuti

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto legge maltempo, con misure per l’emergenza che ha colpito l’Emilia-Romagna e le Marche. “È un decreto legge con i primi interventi urgenti, molto corposo, ci sono molte misure” ha spiegato Giorgia Meloni dopo l’incontro con Stefano Bonaccini. “Ci sarà fase di ricostruzione, sulla quale ancora non siamo ancora in grado di quantificare complessivamente le necessità e i danni” ha aggiunto la premier, che ha sottolineato che “in passato interventi di emergenza da 2 miliardi di euro non so se si erano visti“.

Servirà poi un decreto per la ricostruzione. Per il terremoto con 12 miliardi di euro di danni abbiamo ricostruito quasi tutto. Abbiamo bisogno di norme di semplificazione per una capacità di intervento adeguata ad una ricostruzione che sia fatta bene, nel pieno rispetto della legalità ma anche rapida, per far ripartire una regione prima per export procapite. Sono miliardi di euro di danni: ci sono 300 frane attive, sono venuti giù interi boschi, c’è il tema dei fiumi e c’è il tema delle strade e delle infrastrutture” ha aggiunto Stefano Bonaccini.