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Un altro incidente sul lavoro, indetto lo sciopero generale

vigili del fuoco

Un lavoratore di 56 anni è deceduto in uno cantiere navale in provincia di La Spezia. Proclamato uno sciopero di otto ore nella città ligure.

Grave incidente sul lavoro a Muggiano, in provincia di La Spezia. Poco dopo le 16 di lunedì 14 maggio un operaio è morto nei cantieri del gruppo Antonioni, riferisce Il Secolo XIX; la ditta si occupa della realizzazione di impianti offshore per enti petroliferi.

L’incidente

Secondo quanto descritto dalle Forze dell’Ordine, l’operaio è rimasto schiacciato sotto una pesante lastra metallica. La dinamica degli avvenimenti, al vaglio degli inquirenti, potrebbe essere la seguente: la cinghia che lega una pesante lastra di metallo al braccio della gru si è spezzata; il carico è così caduto sull’uomo sottostante. L’operaio aveva 56 anni, era di origine croata e dipendente di una ditta in subappalto. Si chiamava, riferisce La Repubblica, Dragn Zekic e risiedeva in provincia di Treviso; era inoltre registrato nel piano sicurezza. Al momento dell’incidente, la vittima stava lavorando all’ampliamento di una banchina. Da quanto riferisce il sito Primocanale, sono state smentite dai Carabinieri le voci di un secondo operaio rimasto ucciso nel’incidente insieme al collega. Secondo il Corriere della Sera, l’uomo è ancora in vita ed è stato ricoverato in ospedale, ma versa in gravi condizioni. Presso i cantieri navali sono giunti tempestivamente membri del personale sanitario del 118 e i Vigili del Fuoco; tutti i tentativi compiuti per soccorrere il 56enne sono stati inutili. I Carabinieri del comando provinciale di La Spezia stanno compiendo i dovuti sopralluoghi per ricostruire, nel modo più preciso possibile, l’accaduto.

La reazione dei sindacati

Cgil, Cisl e Uil hanno indetto uno sciopero generale di otto ore per mercoledì 16 maggio dopo l’incidente di Muggiano. lo sciopero non coinvolgerà però tutte le categorie; mancheranno i dipendenti pubblici perché non ci sono i tempi minimi richiesti dalla legge per indirlo. Una manifestazione inoltre si svolgerà dalle 10 alle 12 sotto la prefettura di La Spezia, specifica il quotidiano online Città della Spezia. “Siamo sgomenti, attoniti- si legge in una nota congiunta dei tre sindacati- per l’ennesima morte sul lavoro nel nostro territorio. Ci auguriamo per mercoledì una risposta massiccia, non solo da parte del mondo del lavoro ma di tutta la comunità di La Spezia. La città si deve fermare per un giorno, deve essere una giornata di lutto e di riflessione”. Le prese di posizione dei sindacati sono state numerose nell’ultima settimana. Una serie di sinistri, alcuni gravi e altri fatali, hanno riaperto la questione della sicurezza sui posti di lavoro. Nella mattinata di domenica 13 maggio quattro operai impiegati nelle Acciaierie venete sono stati colpiti da acciaio incandescente. L’azienda è una delle più longeve della zona industriale di Padova. L’incidente è avvenuto a causa della rottura di alcuni supporti che sostengono i tubi in cui scorre l’acciaio allo stato liquido che, bollente, ha investito in pieno i lavoratori. Due di loro versano in condizioni estremamente gravi e sono ora ricoverati nei Centri Ustioni degli ospedali di Cesena e Padova. Un terzo operaio presenta ustioni nel 70% del corpo ed è stato trasportato presso il nosocomio di Verona; il quarto è invece ha riportato lesioni meno allarmanti ed è all’ospedale Sant’Antonio di Padova. La rappresentanza sindacale della Fiom della fabbrica ha scritto, a commento del grave incidente: “Nel recente passato avevamo già richiesto che non ci fosse promiscuità tra la movimentazione delle siviere e i dipendenti. Purtroppo è accaduto quello che non doveva succedere. In nessun caso si può parlare di fatalità”.