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Alvaro Vitali si racconta: "Adesso vivo con 1200 euro al mese"

Alvaro Vitali

L'intervista a cuore aperto di Alvaro Vitali rilancia l'attore oggi 72enne: il protagonista della saga di Pierino racconta come vive oggi

Il mitico Alvaro Vitali, famoso soprattutto per la celeberrima saga di Pierino in cui lui era il protagonista, ha concesso una lunga intervista a ‘Repubblica‘. L’attore nato nel 1950 è tornato indietro nel tempo ripercorrendo la sua lunga carriera nei suoi momenti salienti, prima di spiegare come vive oggi.

La carriera di Alvaro Vitali e l’incontro con Fellini

Che fine ha fatto Pierino? È possibile che tante persone oggi adulte, ma che erano affezionate al mitico personaggio in giovane età, si siano fatte più di una volta questa domanda. Alvaro Vitali è tornato e ha spiegato, nella sua ultima intervista rilasciata a ‘Repubblica’, che sarebbe pronto a raccogliere qualche nuova possibilità che gli dovesse venire offerta dal mondo dello spettacolo. Vitali è anche tornato indietro sui passi della sua carriera, parlando, in particolare di Federico Fellini, il primo a dargli una vera chance: Non sapevo neanche chi fosse, io al cinema andavo a vedere i film con Franco Franchi e Ciccio Ingrassia. Lo divertiva la mia indole popolare. Mi chiedeva: “Ti è piaciuto Giulietta degli spiriti?” “Sì”, mentivo. “E cosa ci hai capito?” “Un cazzo, dottore”. Fellini ne rideva.”

Alvaro Vitali, il racconto di ieri e di oggi: “Ora vivo con 1200 euro di pensione”

Vitali spiega che, però, nonostante l’importanza dei primi lavori, il suo vero successo arrivò un po’ più tardi: Amarcord mi diede notorietà. Il regista Nando Cicero, che era stato l’aiuto di Francesco Rosi, stava preparando L’insegnante, con Edwige Fenech. Mi chiamò. Dovevo interpretare un alunno siciliano che le sbavava dietro. Non poteva chiedermi di meglio: mi ero sempre ispirato a Lando Buzzanca.” A quel punto Alvaro era davvero all’apice: Cambiavo macchina e donne ogni 3 mesi. Ero così famoso che non potevo entrare nei ristoranti.” Le cose, però, poi sono cambiate: Poi il telefono ha smesso di squillare. Non mi spiego il perché. Ero popolarissimo. E lo sono ancora a 72 anni. Mi fermano per strada, mi chiedono i selfie. Io ho salvato il cinema commedia italiano.” E cosa succede nella sua vita oggi? “Dopo un periodo di depressione, arrotondo facendo spettacoli, nei teatri, soprattutto al Sud. A Roma poco, non c’è il culto della serata. Di pensione ora prendo 1.200 euro. Mi hanno fregato un sacco di contributi.”