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Alzheimer, la malattia della moglie di Lino Banfi: cause, sintomi e cura

Lucia Zagaria e Lino Banfi

L'Alzheimer era la malattia di cui soffriva Lucia Zagaria, la moglie di Lino Banfi, scomparsa oggi all'età di 85 anni.

Lucia Zagaria, moglie di Lino Banfi, è morta all’età di 85 anni. Da tempo era malata di Alzheimer. Cerchiamo di capire in cosa consiste questa malattia, quali sono i sintomi, le cause e i possibili trattamenti.

Alzheimer: cos’è e quali sono le cause

L’Alzheimer, la malattia di cui soffriva da tempo Lucia Zagaria, è una terribile malattia neurodegenerativa, descritta per la prima volta intorno al 1900 dal neurologo tedesco Alois Alzheimer, dal quale ha preso il nome. Una malattia che causa un progressivo deterioramento delle capacità cognitive della persona che ne è affetta, compromettendo le funzioni intellettive, come la memoria, il linguaggio e la capacità di ragionamento. Questa patologia colpisce i neuroni, uccidendoli in maniera progressiva e purtroppo irreversibile. La degenerazione cerebrale arriva al punto da rendere impossibile anche lo svolgimento delle attività quotidiane, rendendo impossibile prendersi cura di se stessi in modo autonomo.

L’Alzheimer è una malattia che ancora oggi viene studiata. Le cause sembrerebbero determinate dallo scorretto metabolismo di una particolare proteina, della beta amiloide. Questa proteina precursore ad un certo punto, per motivi ancora sconosciuti, non viene più metabolizzata correttamente, portando alla formazione e proliferazione della beta amiloide, sostanza tossica e nociva che si accumula nel cervello, distruggendo le cellule cerebrali. Alcuni studi mettono in evidenza la presenza di un gene alterato a livello di storia famigliare, ma con una percentuale molto bassa, del 5%. In questi casi si è notato l’insorgenza della malattia più precoce.

Alzheimer: sintomi e cura

L’Alzheimer è una delle peggiori malattie neurodegenerative, anche perché non sono ancora state trovate cure risolutive. I sintomi principali sono:

  • disturbi del comportamento, che possono arrivare anche a stati allucinatori;
  • disorientamento, spaziale e temporale;
  • insonnia e disturbi del sonno;
  • modificazioni e alterazioni della personalità e del carattere;
  • disturbi del linguaggio e della memoria.

La malattia viene diagnosticata con l’impiego di risonanza magnetica, PET e prelievo del liquido cerebrospinale per verificare la presenza della beta amiloide. Al momento non esistono cure, per via della mancanza di certezze sulle cause, nonostante i passi avanti della ricerca. Non è una malattia da cui si guarisce, ma esistono dei trattamenti che possono rallentare il processo neurodegenerativo, come terapie farmacologiche che mirano ad inibire l’acetilcolinesterasi, ovvero la produzione della sostanza tossica responsabile della morte neuronale. Questi farmaci alleviano i sintomi, rallentando in modo temporaneo il processo degenerativo. Altri farmaci vengono impiegati per contenere i sintomi più invalidanti, come l’insonnia, la depressione, i deliri e le allucinazioni.