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Amanda Knox scherza sul caso Meredith e scatena un putiferio social

La 34enne Amanda Knox

Amanda Knox scherza sul caso Meredith e scatena un putiferio social dopo aver twittato con ironia: “Indimenticabile studio all'estero in Italia”

Amanda Knox ricade nella sua ossessione ciclica e pubblicistica, scherza sul caso Meredith con la delicatezza di un masso in carreggiata e scatena un putiferio social culminato in una vera lite web con Gaia Zorzi. Il primo dato empirico è uno: Amanda Knox odia l’Italia e forse chiunque la odierebbe se avesse vissuto la stessa esperienza della 34enne incarcerata nel 2007 per il delitto di Perugia. Il secondo dato, altrettanto empirico, è che la Knox in questo suo odio sta a metà strada fra ossessione e scaltrezza da “spottone” periodico, soprattutto da quando si è data ai podcast con il suo compagno di vita. 

Amanda scherza sul caso Meredith con un tweet “letterario” di pessimo gusto

Ad ogni modo la Knox, che in Italia aveva già annunciato ritorni-spot ma con meno livore in corpo, ha ironizzato su quanto accaduto nel 2007, quando venne accusata dell’omicidio di Meredith Kercher, rispondendo ad un tweet che chiedeva una sorta di cimento letterario alla Hemingway, ecco il testo: “Racconta una storia horror in cinque parole”. E questa è stata la risposta della Knox, sulla falsariga di quelle famose “cedonsi scarpette da bimbo mai usate” del gigante della letteratura mondiale: “Indimenticabile studio all’estero in Italia”

Gaia Zorzi contro Amanda Knox che scherza sul caso Meredith 

A quel punto, come forse Amanda sperava, molti sono insorti ed hanno cinguettato sdegno, prima fra tutti la sorella di Tommaso Zorzi, Gaia: “Ogni anno twitti una mer*a come questa, cercando di essere divertente (e non dimentichiamoci che hai pubblicato anche un libro, un podcast e un documentario). È triste vedere come il momento più alto della tua vita sia stato essere accusata di omicidio”. E la Knox, che di Seo e mistica cicatriziale è ormai maestra, ha replicato: “Il danno alla mia reputazione, che ancora mi porto dietro a causa di una condanna ingiusta, è incalcolabile, ma eccone un assaggio. Ho fatto una battuta su quella volta in cui sono stata orribilmente rinchiusa in una prigione per quattro anni per un omicidio con cui non avevo niente a che fare e ricevo queste risposte. Queste persone pensano o che io sia un’assassina o che io non abbia il diritto di ridere del mio trauma. Perché?”. 

Amanda scherza sul caso Meredith e replica alla Zorzi

E ancora, lardellando il tutto con un tema sociale molto mainstream: “A causa di oltre un decennio di copertura mediatica diffamatoria e a causa della misoginia. Queste persone mancano di compassione e immaginazione. Si rifiutano, infatti, di immaginare cosa ho passato: la mia compagna di stanza uccisa da Rudy Guede, un uomo di cui probabilmente non conoscono neanche il nome, essere giudicata colpevole del suo crimine e diffamata su scala globale per il resto della mia vita, nonostante la mia assoluzione definitiva e nonostante la mia condanna sia un esempio da manuale di come la giustizia possa sbagliare”. Vien da dire: alla prossima puntata pod cast.