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Amaro rabarbaro zucca: come prepararlo in casa

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Liquore di Milano, per anni pubblicizzato da una ragazza asiatica inginocchiata e con le braccia tese a formare la Z di Zucca: facciamo l'amaro al rabarbaro! In Italia non siamo molto abituati ad utilizzare la pianta del rabarbaro in cucina, mentre il suo uso alimentare in Asia si perde nella notte...

Liquore di Milano, per anni pubblicizzato da una ragazza asiatica inginocchiata e con le braccia tese a formare la Z di Zucca: facciamo l’amaro al rabarbaro!

rabarbaroIn Italia non siamo molto abituati ad utilizzare la pianta del rabarbaro in cucina, mentre il suo uso alimentare in Asia si perde nella notte dei tempi: particolarmente diffuso in Cina, dove viene impiegato anche nella medicina tradizionale, è stato poi introdotto in Europa ed America ed è molto apprezzato soprattutto nei paesi di cultura anglosassone. Il nome di questa pianta è, però, molto familiare anche da noi, grazie alle caramelle che spesso le nostre nonne avevano nella borsetta ed al famosissimo Amaro Rabarbaro Zucca, creato nel 1845 dal milanese Ettore Zucca e oggi ancora molto diffuso, dopo che il marchio è stato acquistato dalla ILLVA Saronno, produttrice anche del celeberrimo Amaretto. La ricetta originale è abbastanza elaborata e difficilmente ripetibile, poiché prevede di mettere in infusione i fusti di rabarbaro per circa dieci giorni insieme a semi di cardamomo, arance amare ed un mix segreto di erbe aromatiche, cosa che gli conferisce l’inconfondibile sapore.

Possiamo, però, produrre in casa un ottimo liquore al rabarbaro, procurandoci pochi ingredienti: 100 g di rabarbaro, ½ litro di alcool alimentare a 95°, 250 g di zucchero semolato, 50 g di scorza d’arancia, un pizzico di cannella, 700 ml di acqua naturale. Per prepararlo, lavare accuratamente sotto l’acqua corrente i fusti di rabarbaro e mondarli, tagliando via le estremità, poiché dovranno essere utilizzati solo i gambi rosei della pianta, da ridurre a tocchetti. Bollite i pezzetti in una pentola d’acqua per circa dieci minuti e poi filtrate, facendo colare il succo di rabarbaro ottenuto in una brocca di vetro e lasciar riposare a temperatura ambiente per almeno 24 ore, coprendo il contenitore con un canovaccio pulito.

rabarbaroPassato questo tempo, rimettete il liquido sul fuoco, aggiungendovi lo zucchero e facendolo sciogliere senza portare a bollore (a fuoco basso, ci vorranno circa dieci minuti); quando lo sciroppo ottenuto sarà freddo, unitevi l’alcool, la scorza d’arancia finemente grattugiata e la cannella, poi versate il tutto in un vaso a chiusura ermetica, meglio quelli con la guarnizione, riponendolo in luogo buio, fresco ed asciutto per due settimane, trascorse le quali, filtrate il liquore con filtri di carta, ripetendo l’operazione per due o tre volte per eliminare tutti i depositi che si saranno sedimentati nel vaso. A questo punto, si potrà versare il liquido tramite un imbuto in una bottiglia di sufficiente capacità, meglio se con il vetro scuro e lasciarlo maturare per due mesi prima di poterlo consumare. Potete bere e servire il vostro amaro fatto in casa come digestivo, tenendo conto che si conserverà senza problemi per circa un anno.