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Israele, bambini decapitati nel kibbutz di Kfar Aza

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Il generale dell'esercito israeliano mostra alla stampa internazionale il massacro in corso: circola la notizia della decapitazione di alcuni civili fra cui una quarantina di bambini

La guerra uccide anche i bambini. Stando alle ultime notizie da Israele, tra i morti del kibbutz di Kfar Aza ci sarebbero delle persone decapitate, tra cui circa quaranta infanti. A confermarlo a Sky TG24 è l’ambasciatore israeliano in Italia, Alon Bar, che ammette di aver visionato le immagini dei corpi senza vita. Nessun aggiornamento invece sul numero di ostaggi rapiti da Hamas, che «resta per il momento imprecisato».

L’ipotesi di un governo di unità nazionale per Israele

Tra gli oltre cento israeliani rapiti, ci sono con ogni probabilità donne, bambini e anziani, che secondo Bar «vanno rilasciati senza condizioni». Grato al popolo italiano per le manifestazioni di solidarietà, a seguire l’ambasciatore sposta il discorso sulla situazione interna a Israele e spiega che «un governo di unità nazionale è un’ipotesi in campo a breve», garantendo nel frattempo da parte di Israele «il possibile per non colpire i civili» durante gli attacchi a Gaza. Ma per questo (forse) servirebbe l’impossibile.

Sull’operazione di Israele a Gaza

«L’operazione di Israele non sarà una vendetta, bensì un modo per assicurarci che Hamas non abbia più la possibilità di lanciare attacchi contro i civili israeliani», prosegue Bar in riferimento all’assedio di Gaza. Dicendosi infine incoraggiato dal forte supporto mostrato dalla comunità internazionale, l’ambasciatore israeliano ammette di essere preoccupato «dalle altre minacce»: quelle da Cisgiordania e Libano. Preoccupazione lecita secondo molto analisti (e non solo).