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Ambasciatore russo all'Onu sulla strage di Bucha: "Nessun pacifico residente locale ha subito violenza"

Ambasciatore russo strage Bucha

Le truppe russe non hanno commesso violenza sui civili a Bucha. Lo ha dichiarato l'ambasciatore russo al Consiglio di sicurezza dell'ONU.

Ciò di cui sono accusati i Russi è una menzogna. Così l’ambasciatore russo Vassili Nebenzia che, intervenuto al consiglio di Sicurezza dell’Onu, ha parlato dei fatti avvenuti a Bucha. Il diplomatico ha difeso la posizione di Mosca arrivando a negare l’accusa di torture commesse ai danni dei civili: “I cadaveri non sembrano cadaveri che sono rimasti lì per molti giorni”, ha spiegato Nebenzia.

Ambasciatore russo sulla strage di Bucha: “Non sembrano cadaveri rimasti lì per molti giorni”

Proseguendo nel suo intervento, l’ambasciatore ha precisato che le truppe russe non hanno commesso violenza nel periodo durante il quale la città era sotto controllo: “La gente si muoveva con calma per la città e usava le comunicazioni cellulari”. Stando a quanto riporta la Tas, il diplomatico ha fatto anche presente che “tutte le unità delle forze armate russe si sono completamente ritirate da Bucha come gesto di buona volontà il 30 marzo, il giorno dopo il round di colloqui faccia a faccia tra Russia e Ucraina in Turchia”.

Il diplomatico mette in guardia l’Occidente: “State intensificando l’isterica propaganda anti-russa”

Dal diplomatico sono infine arrivate parole molto dure: “Vorrei rivolgermi ai nostri colleghi occidentali. Capiamo perfettamente quello che state facendo, giocando la carta ucraina e intensificando ogni giorno un’isterica campagna di propaganda anti-russa”.