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Un ritardo dell’ambulanza e quello che è stato percepito come un falso allarme hanno fatto si che Paula Onofrei morisse a 29 anni. La vicenda risale al 22 luglio 2022 ma la famiglia delle vittima, considerata un caso di malasanità, non trova pace e continua la sua lotta legale.
Ambulanza in ritardo di ore, Paula Onofrei morta a 29 anni per un’ulcera scambiata per overdose
Paula Onofrei era a casa sua ed aveva iniziato a sentirsi male. Prima non sente nè mai nè piedi poi ha un malessere più diffuso. Non ha le forze per chiamare un’ambulanza e ad aiutarla è la sorella Rebecca. Le chiamate al 118 sono quattro, le prime tre con tono spaventato; l’ultima arrabiato. Ci sono volute 2 ore 37 minuti prima che arrivasse un’ambulanza, ma per Paula ormai non c’era più niente da fare. Ogni minuto che passava era vitale per la giovane 29enne, ma dall’altro lato della cornetta sembrava che nessuno volesse darle ascolto.
L’arrivo dell’ambulanza e quella diagnosi sbagliata
Quando dopo quasi 3 ore i sanitari del 118 sono arrivati, la diagnosi è stata un pugno allo stomaco per la ragazza e per i suoi familiari: overdose. Impossibile, perchè sebbene i sintomi potessero far pensare a quello, la ragazza non aveva mai assunto droghe in vita sua. Alla fine si è scoperta la vera causa del decesso di Paula Onofrei: ulcera duodenale perforata. La 29enne la sera prima si era anche recata al pronto soccorso, ma i medici le avevano detto che si trattava di semplice colite.
Le parole dei legali della famiglia Onofrei
Ad oggi non si sa ancora di chi sia la colpa. La famiglia di Paula non si arrende e continua la sua battaglia legale. Gli avvocati degli Onofrei, come si legge sul quotidiano La Repubblica, hanno dichiarato: “Attendiamo con fiducia l’esito delle indagini perché, al momento, ci sono tanti sospetti e nessuna certezza“.