Giampiero Casoni Ancora orrore a Cutro, orrore e stillicidio di morti, morti affacciatisi alla vita da pochissimo, morti ancor più terribili: il mare restituisce il corpo di un bambino e salgono così a 73 le vittime accertate finora nel naufragio sulla cui condotta di intervento l’Italia è divisa. Il dato è crudo ed orribile al contempo con il bilancio del naufragio di Cutro avvenuto domenica 26 febbraio scorso che si aggrava ancora.
Il mare restituisce il corpo di un bambino
Da quanto si apprende oggi, 10 marzo, i soccorritori hanno rinvenuto il corpicino di un bimbo di età compresa tra i 3 ed i 5 anni. Il corpo galleggiava tra i flutti a circa venti metri dalla riva di Steccato. Luogo simbolo di una tragedia che ha messo al centro non solo orrore ma serie riflessioni politiche sul tema dei migranti. I media spiegano che dopo una prima individuazione da terra, i soccorritori hanno “recuperato la salma per poi trasportarla fin sulla spiaggia”.
Gli under 12 morti adesso sono 20
E i numeri della strage non sono più gli stessi, sono numeri peggiori: salgono così a 73 i morti accertati a seguito del naufragio. E fra di loro 29 erano minorenni, tra i quali 20 bambini di età inferiore ai 12 anni. Fa male perfino a scriverlo.
