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Andrea Papi ucciso nei boschi dall’orsa JJ4, i genitori contro gli haters: “Così muore due volte”

Andrea Papi ucciso nei boschi dall’orsa JJ4 genitori haters

I genitori di Andrea Papi, il runner ucciso nei boschi dall’orsa JJ4, hanno denunciato gli haters per i loro commenti violenti e offensivi.

Per i genitori di Andrea Papi, il runner ucciso dall’orsa JJ4 nei boschi, il dolore della perdita e il lutto sono ancora devastanti: ciononostante, la famiglia del giovane è finita nel mirino degli haters. Dopo aver ricevuto commenti violenti e offensivi sulla tragedia che li ha colpiti, i familiari del runner hanno deciso di presentare denuncia.

Andrea Papi ucciso nei boschi dall’orsa JJ4, i genitori contro gli haters: “Così muore due volte”

È morto lo scorso 5 aprile il runner Andrea Papi, aggredito nei boschi vicino Caldes dall’orsa JJ4. A distanza di un mese dalla prematura e tragica scomparsa del giovane uomo, le polemiche continuano a proliferare. Quanto accaduto, infatti, resta al centro di un acceso dibattito che si espande dal mondo della politica ai salotti dei talk show mentre l’opinione pubblica è più che mai polarizzata quasi come se l’unica opzione possibile sia schierarsi o con la vittima o con l’orsa.

In questo turbolento contesto, spicca la posizione del presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, che continua a chiedere l’abbattimento dell’esemplare, momentaneamente bloccato dal Tar. Rispetto all’uccisione dell’animale, nei giorni scorsi, sono intervenuti i genitori del runner che si sono rivelati incerti sulla richiesta del governatore. I coniugi considerano l’abbattimento dell’orsa come una “vendetta simbolica” e non un modo “reale” per fare giustizia.

A fronte delle polemiche sulla drammatica vicenda, nella giornata di venerdì 5 maggio, è stata annunciata la decisione dei genitori di Papi di sporgere denuncia contro gli haters che stanno commentando quanto accaduto in modo violento e offensivo. Le querele sono già state depositate e si è in attesa del parere dell’Autorità giudiziaria.

La nota degli avvocati sulla denuncia

“La famiglia sta subendo un secondo dolore derivato dalla moltitudine di commenti aggressivi, sconsiderati e denigratori della memoria di Andrea che così ‘muore’ per la seconda volta, vittima ora non tanto dell’orso ma dei ‘leoni’ da tastiera”. È quanto si legge nella nota diramata dagli avvocati Maura Cravotto e Marcello Paiar.

Nonostante il devastante lutto che hanno dovuto affrontare, i familiari del runner si sono subito dovuti confrontare con le critiche. In molti, infatti, hanno accusato la vittima di “essere andato a cercare l’orso”. Per gli abitanti del posto, invece, Papi non sarebbe stato incosciente in quanto il Comune di Caldes (Val del Sole) si trova alle pendici del bosco e non esiste un confine netto tra paese e natura selvaggia.