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Andrea Pignani, chi era il killer di Ardea

Sparatoria

Andrea Pignani, chi era il killer che ha ucciso a colpi di arma da fuoco due bambini di 5 e 10 anni e un anziano di 74 anni ad Ardea.

Il killer che, nella mattinata di domenica 13 giugno, ha assassinato ad Ardea due bambini di 5 e 10 anni e un uomo di 74 anni è stato identificato come Andrea Pignani.

Andrea Pignani, chi era il killer di Ardea

Andrea Pignani, 35 anni, si è suicidato all’interno della sua abitazione poco dopo aver ucciso a colpi di arma da fuoco due fratellini di 5 e 10 anni e un anziano di 74 anni. L’estremo gesto è stato compiuto dopo ore di negoziazione condotte dai carabinieri mentre il killer si era barricato in casa.

In seguito al decesso dell’uomo, gli inquirenti stanno indagando per delineare la figura dell’omicida che ha tolto la vita a tre persone nella mattinata di domenica 13 maggio, ad Ardea, in provincia di Roma.

Sulla base delle prime informazioni trapelate, Andrea Pignani era un ingegnere informatico e sembra che non fosse mai stato segnalato per liti o disordini pregressi avvenuti presso il comprensorio in cui abitava né si trovasse in cura farmacologica per problemi psichici.

Sinora, gli investigatori hanno individuato un unico episodio di violenza nel passato del killer di Ardea da ricondurre a delle minacce rivolte alla madre, oltre un anno fa. In questa circostanza, si era reso necessario l’intervento delle autorità che avevano provveduto a trasferire l’uomo in ospedale per sottoporlo ad alcuni accertamenti.

Andrea Pignani, chi era il killer di Ardea: la pistola usata

Le tre vittime di Andrea Pignani sono state uccise con una pistola Beretta calibro 7,65, registrata a nome del padre del killer, morto nel mese di novembre 2020 e, sino ad allora, impiegato come guardia giurata.

In relazione alle dichiarazioni rilasciate della stazione dei carabinieri di Tor San Lorenzo, pare che le autorità non fossero a conoscenza del possesso di arma da fuoco da parte della famiglia poiché, dopo la morte della guardia giurata, nessun familiare aveva provveduto a segnalarne l’esistenza.

Il padre di Andrea Pignani aveva regolarmente dichiarato e detenuto la pistola a Roma fino al mese di novembre 2019. In un secondo momento, poi, l’arma era stata trasferita dalla guardia giurata a Colle Romito con regolare certificato medico recapitato al commissariato Esposizione. Al contempo, aveva anche fatto richiesta per il trasferimento dell’arma, ottenendo il nulla osta.

Andrea Pignani, chi era il killer di Ardea: il sindaco e l’avvocato delle vittime

A proposito della drammatica vicenda, si è espresso il sindaco di Ardea, Mario Savarese, che si è detto convito che Andrea Pignani conoscesse le sue vittime: “Ha sparato con l’intenzione di colpire, altrimenti avrebbe sparato a casaccio”.

Nonostante le affermazioni del primo cittadino, tuttavia, le forze dell’ordine non hanno scoperto nessun legame o trascorso tra il killer e Domenico Fusinato, padre delle giovanissime vittime che sta scontando una condanna agli arresti domiciliari, né con il 74enne. Pare, al contrario, che l’uomo sia stato colto da un raptus improvviso, poi conclusosi con il suo suicidio.

Il triplice omicidio è stato commentato anche dall’avvocato del padre dei due bambini uccisi, Diamante Ceci, che ha asserito: “Questa è una tragedia. L’omicida poco tempo fa aveva minacciato la propria madre con un coltello. Nel novembre scorso è morto il padre che deteneva l’arma regolarmente. Nessuno dei suoi parenti ha restituito quella pistola. Oggi l’ha trovata, è uscito di casa e ha ucciso tre persone”.