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Aneurisma cerebrale, innovativa tecnica chirurgica mininvasiva al Mater Olbia

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Roma, 7 dic. (Adnkronos Salute) - Una giovane paziente è stata sottoposta con successo a un trattamento endovascolare mininvasivo per un aneurisma cerebrale. Si tratta di un intervento che pone il Mater Olbia all’avanguardia nel trattamento della patologia neurovascolare offrendo al paz...

Roma, 7 dic. (Adnkronos Salute) – Una giovane paziente è stata sottoposta con successo a un trattamento endovascolare mininvasivo per un aneurisma cerebrale. Si tratta di un intervento che pone il Mater Olbia all’avanguardia nel trattamento della patologia neurovascolare offrendo al paziente la possibilità di prevenire emorragie cerebrali, in molti casi fatali. Lo rende noto il Mater Olbia Hospital. "Siamo riusciti a ottenere un risultato straordinario con procedure mininvasive endovascolari che ormai costituiscono circa l’80% dei trattamenti” afferma Pierluigi Rinaldi, responsabile dell’unità complessa di radiologia.

“L’aneurisma è stato trattato con una tecnica innovativa – spiega Matteo Cappucci, responsabile dell’Uo Radiologia interventistica, che ha eseguito l’intervento – grazie all’utilizzo di una tecnologia di ultimissima generazione (un stent a diversione di flusso con tecnologia X) che agisce sul trattamento dell’aneurisma favorendo la ricostruzione dell’arteria malata e riducendo il rischio di complicanze”. Si tratta di una tecnologia utilizzata per la prima volta in Sardegna – dettaglia la nota – applicabile a moltissimi pazienti con questo tipo di patologia. È prevedibile che, in un prossimo futuro, questo tipo di dispositivi consentirà di ridurre la necessità di farmaci antiaggreganti per via sistemica, quali l’acido acetil salicilico, che presenta problematiche di somministrazione in caso di favismo, patologia diffusa in Sardegna.

La buona riuscita dell'intervento è stata resa possibile grazie ad un approccio multidisciplinare: il team della radiologia interventistica ha lavorato in piena sinergia e collaborazione con l'équipe neurochirurgia diretta da Giovanni Sabatino.