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Animal Equality agnelli importati senza cibo né acqua

Animal Equality agnelli

Grazie alle immagini di Animal Equality siamo venuti a conoscenza delle condizioni di viaggio dagli agnelli importati in Italia. Vediamo di più.

Animal Equality ha diffuso un nuovo video, in collaborazione con l’organizzazione non governativa svizzero-tedesca Animal Welfare Foundation, per mostrare in quali condizioni viaggino gli agnelli per giungere in Italia.

Animal Equality: gli agnelli importati

Le foto e i video diffusi da Animal Equality mostrano le terribili condizioni nelle quali i poveri animali viaggiano per arrivare fino in Italia in occasione dei festeggiamenti, ma soprattutto dei pranzi pasquali. È infatti una tradizione comune, non soltanto in Italia, preparare l’agnello il giorno di Pasqua: ma come arrivano gli animali sul nostro territorio?

Le condizioni di viaggio

Il viaggio di trasporto degli agnelli può durare anche trenta ore, e ogni anno giungono in Italia oltre un milione di esemplari, molto richiesti per le festività pasquali. In particolare, nel report di Animal Equality si denunciano le condizioni di viaggio dei capi di bestiame provenienti dalla Romania. Ecco le violazioni più preoccupanti:

  • Agnelli feriti, svenuti o schiacciati: lo spostamento nelle cattive condizioni di trasporto comporta infatti il ferimento e il danneggiamento di alcuni esemplari di agnello, che ricevono ferite o contusioni su tutto il corpo. Chi li trasporta, poi, non si cura nemmeno di medicare gli animali feriti né tantomeno di fermare lo spostamento;
  • Il sovraffollamento: i camion trasportano animali spesso stipati e schiacciati, senza che questi abbiano la possibilità di riposare, di sdraiarsi o di riprendere le forze per le numerose ore di viaggio;
  • I sistemi di abbeveraggio non funzionanti: a causa del sovraffollamento i piccoli abbeveratoi non sono raggiungibili dagli agnelli, e durante il viaggio non vengono mai aperti né riempiti di una quantità sufficiente di acqua;
  • Le lettiere non a norma: spazi sporchi o rotti e danneggiati, non idonei al riposo e all’assorbimento degli escrementi degli animali, che sono in sovrannumero rispetto alla quantità di posizioni;
  • Il mezzo di trasporto non a norma: i camion sono vecchi, con parti interne rotte e non funzionanti, sicuramente non idonei ad un corretto trasporto di animali ancora vivi.

Le parole di Matteo Cupi

Il direttore esecutivo di Animal Equality Italia, Matteo Cupi, spiega la situazione alla quale vengono sottoposti gli animali: “Durante il trasporto di agnelli in occasione della Pasqua abbiamo notato continue violazioni del regolamento europeo, come un forte sovraffollamento e animali feriti. Questi lunghissimi viaggi comportano enormi sofferenze per animali che non dovrebbero nemmeno essere sottoposti alla violenza del macello, ed è per questo che vogliamo far luce su un sistema che non funziona e svelare quello che avviene nell’industria della carne”.