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ANM IN CRISI MA I MANAGER SI ASSEGNANO IL PREMIO DI PRODUZIONE

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Napoli - Se un'azienda è in crisi, evidentemente, al di là  delle congiunture economiche, c'è anche l'incapacità di chi quell'azienda la dirige e l'amministra. Eppure, che l'azienda sia in crisi o meno, i manager sono soliti assegnarsi premi di produzione. Poco importa se l'azienda in questione...

Napoli – Se un’azienda è in crisi, evidentemente, al di là delle congiunture economiche, c’è anche l’incapacità di chi quell’azienda la dirige e l’amministra. Eppure, che l’azienda sia in crisi o meno, i manager sono soliti assegnarsi premi di produzione. Poco importa se l’azienda in questione ha operato tagli del personale così come poco importa che i suddetti dirigenti intascano annualmente diverse centinaia di migliaia di euro. L’ANM, azienda del trasporto pubblico napoletano vive, un po’ come tutto il settore in Campania, uno stato di profonda crisi. Stipendi pagati in ritardo, taglio di 300 unità del personale, soppressione di corse. Un vero inferno per dipendenti e viaggiatori. Nonostante tutte queste difficoltà oggettive, otto dirigenti dell’azienda, che sommando le retribuzioni annuali arrivano a una cifra complessiva di un milione e 240mila euro, sono riusciti ad assegnarsi un premio di produzione. Tali premi oscillano da un minimo di 25.066,00 euro a un massimo di 92.000,00 euro. La notizia del premio di produzione si è diffusa con celerità suscitando le ire dei dipendenti ANM. Come dargli torto? Il sindaco De Magistriis – come riportato da “IL Mattino” – vuol vederci chiaro in questa faccenda. Come prima mossa p stata sospesa l’erogazione del premio di produzione: «Abbiamo chiesto all’amministratore dell’Anm, partecipata del Comune per i trasporti, di verificare», «se le verifiche non ci soddisferanno, interverremo noi». «La nostra filosofia è quella di accorpare le partecipate, ridurre i cda, rivedere gli stipendi. È la stessa che abbiamo utilizzato con la Napoliservizi». «Stiamo ereditando rimbalzi del passato. La nostra direttiva è quella che abbiamo concretizzato anche con gli altri. Con i sindacati stiamo ragionando sulla premialità connessa ai risultati e vale per tutti i comparti, ma non a niente a che vedere con aumenti».