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Anna Falchi reagisce e risponde: "Non è vero che non mi invitano più!"

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Anna Falchi vuole uscire dal tormentone dei gossip. Anna annuncia e conferma che non è vero che nessuno la chiama e spiega il perchè Anna Falchi decide di uscire allo coperto e di raccontare la sua verità. Non è assolutamente vero che non mi invitano più in tv, anzi, ultimamente sono diventa...

Anna Falchi vuole uscire dal tormentone dei gossip. Anna annuncia e conferma che non è vero che nessuno la chiama e spiega il perchè

Anna Falchi decide di uscire allo coperto e di raccontare la sua verità.

Non è assolutamente vero che non mi invitano più in tv, anzi, ultimamente sono diventata prezzemolina. La mia uscita da Baudo era solo una battuta per lusingarlo, una cosa tipo: Pippo, se non mi inviti tu…Sono andata ospite da Baudo, poi ho visto che sono uscite delle agenzie che riportavano virgolettato il mio ‘grido di dolore’: io sono trasecolata. Non ho detto che vivo di queste cose, anche qui le cose sono andate diversamente. Ho detto che vivo facendo la tv, ogni tanto facendo l’ospite ma non solo. Io mi definisco un artistoide, che sa fare tutto. Cosa mi piace fare di più nel mondo dello spettacolo? La radio. L’ho fatta per diversi anni, mi piace moltissimo.

Anna che ci tiene anche a ricordare lo spot che ha diretto Fellini:

Si, guadagnai 1 milione e 700 mila lire! Non volevo andare nemmeno al provino perché non mi sentivo di esser il tipo che poteva piacergli. Quando andai al provino a Cinecittà, infatti, c’erano tutte donne formose, come Wendy Whindam. Ero sfiduciata. Invece Fellini mi scelse e rimase un’ora a parlare con me, penso che mi aiutò il fatto che venissi da Rimini: parlavo, insomma, la sua stessa lingua, e magari lui volle dare una mano ad una romagnola.

La sua prima fiamma fu Fiorello:

Smentisco categoricamente: a Sanremo tutto si può fare tranne che sesso, non c’è tempo e c’è troppo da fare. Non a caso, conservo ancora il telegramma che mi mandò il giornalista in questione, Mario Luzzato Fegiz, nel quale mi chiedeva scusa.

E rispetto a Max Biaggi e a Stefano Ricci, la nostra Anna, racconta:

Quando lo conobbi era un persona poco nota, un immobiliarista, che mi corteggiava. Vero, il primo regalo che mi fece fu un aspirapolvere, perché io sono una maniaca dell’ordine. Per rompere un po’ il gelo durante durante una riunione con altri finanzieri, in cui si parlava di Opa, io dissi: ‘lanciamo una tOpa’… ma era una battuta! Mi guardarono tutti un po’ in cagnesco, fulminandomi con lo sguardo.