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Anna Safroncik, l'attrice ucraina si commuove parlando del padre a Kiev

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Anna Safroncik afferma che vorrebbe portare via il padre dall'Ucraina ma è impossibile in quanto ormai vige la legge marziale

In una storia su facebook, Anna Safroncik aggiorna i suoi followers sulla drammatica situazione in Ucraina e si commuove pernsando a suo padre che si trova a Kiev.

Anna Safroncik sul conflitto in Ucraina

“La guerra tra due popoli uniti da sempre da una fratellanza indiscutibile è assurda. Chi è in guerra sono le oligarchie che governano il mondo e che per la loro sete di potere sono disposte a sacrificare vittime innocenti tra i loro stessi popoli. Abbiamo bisogno di umanità, che riparta dai valori che ci uniscono e non potrà mai passare dagli orrori e dal sacrificio degli innocenti”.

Con queste sagge parole in un post del 24 febbraio sul suo account facebook ufficiale, l‘attrice ucraina Anna Safroncik aveva espresso il suo chiaro pensiero circa il drammatico conflitto che sta tenendo con il fiato sospeso tutta l’Europa.

Anna Safroncik: “Russia e Ucraina popoli fratelli in guerra”

Un concetto espresso anche nell’intervista concessa al Corriere della Sera di alcuni giorni fa: “Sono talmente arrabbiata. È una guerra mai finita, ma è da quando ci sono state le prime ribellioni al centro di Kiev che gli scontri continuano, che la gente continua a morire, che i nostri due popoli sono in guerra anche se sono fratelli”.

Anna Safroncik preoccupata per il padre in Ucraina

Nelle ultime ore, durante un viaggio in treno, la splendida attrice ha condiviso una storia per aggiornare i suoi followers su quanto sta accadendo in Ucraina. Il padre di Anna infatti vive a Kiev dove insegna all’Università.

Mentre ne parla, sopraggiunge la commozione: “Siamo molto angosciati e nessuno ha dormito stanotte. Si sentono bombe, spari, le famiglie sono dentro casa. Da qui è difficile continuare a portare avanti gli impegni quotidiani”.

Il desiderio sarebbe quello di poter portare in Italia suo padre ma come spiega ” Al momento è impossibile. Vige la legge marziale, ma soprattutto qualunque uomo venga fermato per strada su territorio ucraino viene arruolato” portando come esempio quello di una sua amica che è stato fermato mentre stava per raggiungerla. “Gli hanno dato un minuto per salutarla al telefono e cambiarsi per partire”.