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Tanoressia o fissazione dell'abbronzatura: sintomi e cause

Tanoressia

Molti convivono con le loro fissazioni, tra le quali quella dell'abbronzatura. La tanoressia si può gestire seguendo le norme preventive.

A chi non piace rilassarsi stesi al sole in estate? L’abbronzatura piace alla maggior parte, c’è chi la vuole più carica, chi invece più dorata. Quante volte, per un’abbronzatura più veloce, ci si scotta? L’estate e il caldo portano direttamente a pensare al mare e al sole. Ma per molti il sole è una vera ossessione. Il desiderio di abbronzarsi è forte al punto da stare distesi sotto la sua calda luce per intere giornate. La tanoressia diventa quindi una malattia pericolosa.

Tanoressia: la fissazione per l’abbronzatura

La tanoressia è la fissazione ossessiva per l’abbronzatura, infatti tratta la malattia mentale. Simile, nel nome, all’anoressia. Esso viene da una malattia mentale secondo la quale una donna non si vede mai abbastanza magra. Così anche la tanoressia è un disturbo ossessivo mentale secondo cui il soggetto non si vede mai abbastanza abbronzato. Più diffuso tra le donne del Nord, secondo le quali l’abbronzatura rende più belle e seducenti. Corrisponde a un’insicurezza fisica nell’ambito dell’estetica. L’aspetto pericoloso arriva nel momento in cui non si seguono le norme per un’abbronzatura sana e duratura. Infatti molti, per arrivare al loro obbiettivo, dimenticano le regole per una tintarella di salute.

Lo studio di Giuseppe Monfrecola

Giuseppe Monfrecola è il direttore della scuola di specializzazione in Dermatologia e Venereologia della Facoltà di Medicina e Chirurgia, corso coordinato dalla dott.ssa Fabbrocini. Insieme portano avanti uno studio sulla tanoressia. Il campione sono 191 studenti di un liceo di Napoli di età compresa tra i 16 e 19 anni. Ne esce che circa il 17% degli adolescenti non ritiene che l’esposizione al sole sia dannosa. Il 35% invece non è assolutamente a conoscenza dei rischi legati all’uso di lettini solari.

Gabriella Fabbrocini, docente di dermatologia e venereologia presso l’Università di Napoli Federico II, parla di risultati allarmanti. Spiega che è importante seguire le regole per l’esposizione al sole e che la tanoressia prende sempre più piede. Soprattutto tra i più giovani, ma anche tra gli adulti e così si rischiano brutti tumori cutanei.

Prepararsi al sole

La primavera è il momento migliore per preparare il corpo a prendere il sole. Pulire, tonificare e idratare sono aspetti fondamentali in questo caso. Al fine di proteggersi dagli effetti dannosi del sole, come i raggi Uva. Questi penetrano in profondità e causano invecchiamento, allergie solari e, nei casi peggiori, tumori alla pelle. Succede che la pelle invecchia, cede, i tessuti si rilassano con evidente disidratazione, comparsa di macchie, cheratosi e rughe.

Le manifestazioni cutanee degenerative sono sempre più frequenti. Importante l’uso, quindi, anche di protezioni solari che diminuiscono gradualmente il grado di azione. Anche l’alimentazione aiuta, molti alimenti sono ricchi di melanina favorendo l’abbronzatura si evita l’invecchiamento precoce della pelle. Una dieta ricca di antiossidanti è importante per evitare scottature ed eritemi. Ma il trattamento non si limita alla sola estate, si continua in inverno, scrub, maschere, fanghi.