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Anpi, no alle bandiere della NATO il 25 aprile: "Ci hanno definiti filoputiniani"

Gianfranco Pagliarulo

Il presidente dell'Anpi Pagliarulo ha parlato della festa della Liberazione che si terrà il 25 aprile. L'Associazione si oppone al riarmo dell'Ucraina.

Il 25 aprile di ogni anno, in Italia, si festeggia la Liberazione dal regime nazifascista. L’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi) è da sempre in prima linea nell’organizzazione di manifestazioni per quest’importante giornata.

L’Anpi si prepara al 25 aprile, il commento di Pagliarulo: “Non mi pare che la Nato sia un’organizzazione pacifista”

Dallo scoppio della guerra in Ucraina l’Anpi è stata spesso criticata per le sue posizioni e per una sua locandina riguardo la festa del 25 aprile. L’Associazione nazionale partigiani d’Italia sta organizzano, come ogni anno, la manifestazione per la giornata della Liberazione. Il presidente dell’Anpi, Gianfranco Pagliarulo, ha sempre criticato la linea di molti governi Occidentali sull’invio di armi in Ucraina. Nelle sue ultime dichiarazioni, riportate da SkyTg24, viene rimarcata una sorta di ositilià nei confronti della NATO e, a tal proposito, Pagliarulo ha dichiarato: “Nelle riunioni che ci sono state per preparare la manifestazione di Milano si è parlato di inopportunità di portare le bandiere della Nato. Dovremo fare il possibile per impedire qualsiasi incidente e provocazione. Dovremmo parlare di pace, non mi pare che la Nato sia un’organizzazione pacifista“.

Non bisogna fornire armi all’Ucraina

Un altro tema toccato da Pagliarulo è quello del riarmo. Secondo il presidente dell’Anpi una mobilitazione di armamenti così elevata si è assistitita prima della prima guerra modiale e prima della seconda guerra mondiale. Pagliarulo ha affermato che “tutto ciò inasprisce le tensioni. Si sta creando a una reazione a catena apocalittica che potrebbe portare a una catastrofe. La resistenza? È giusto definire la lotta armata degli ucraini come una lotta di resistenza. Ma secondo noi sarebbe sbagliato identificare la resistenza italiana con la resistenza Ucraina“.

Pagliarulo: “Ci hanno definiti filoputiniani”

Le dichiarazioni di Pagliarulo potrebbero essere facilmente fraintese. Non sono mancati gli attacchi all’Anpi, i cui membri sono stati definiti filoputiniani. Il presidente dell’Associazione è scioccato dalle accuse diffamatorie che spesso ha sentito nei confronti dell’Anpi e si è difeso dicendo che loro hanno sempre riconosciuto la Russia come Paese aggressore ed hanno condannato ogni operazione militare sul suolo ucraino.

La diplomazia è l’unica via

Pagliarulo, essendo contro il rifornimento di armi, non ha potuto far altro che proporre la diplomazia come unica soluzione al conflitto. Il presidente dell’Anpi teme che “l’Europa e il mondo arrivino ad un punto di non ritorno“. Da qui la loro condanna a tutto ciò che è relativo alla guerra, alla distuzione e alla morte. Per restare in tema, Pagliarulo ha citato l’articolo 11 della Costituzione italiana, che nel primo comma recita: “L’Italia ripudia la guerra“.