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Antartide, si stacca un iceberg grande 4 volte Manhattan

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Iceberg si stacca dall'antartide, preoccupazione da parte degli scienziati dell'ESA e del British Antarctic Survey che ne studiano il comportamento anonimo: rotto in molteplici frammenti.

Un iceberg dalle dimensioni preoccupanti, si stima infatti che sia grande 4 volte Manhattan, una delle divisioni amministrative di New York, si è staccato in Antartide.

L‘iceberg già da diversi mesi era monitorato dagli scienziati dell’ESA – l’agenzia internazionale fondata nel 1975 incaricata di coordinare i progetti spaziali di 22 Paesi europei – e del British Antarctic Survey – l’organizzazione britannica che si occupa della ricerca e divulgazione scientifica sull’Antartide, collaborando in progetti di ricerca con università e istituzioni internazionali – poiché si starebbe comportando in una maniera decisamente anomala.

Le anomalie riscontrate dagli scienziati sono state definite piuttosto preoccupanti. È dallo scorso settembre, infatti, che l’iceberg ha iniziato a staccarsi da Pine Island, ovvero uno dei ghiacciai più grandi e instabili al mondo, che è per l’appunto situato in Antartide occidentale.

L’anomalia, notata quindi tre mesi fa, è stata monitorata e tenuta sotto controllo, e da questo momento in poi gli scienziati dell‘ESA e del British Antarctic Survey hanno pensato di controllare ancora più attentamente l’iceberg, realizzando un’animazione con le immagini catturate dai satelliti Sentinel-1.

Tale monitoraggio ha mostrato ciò che temevano, e che si è quindi realizzato: l’icerberg si è rotto in molteplici frammenti di diverse dimensioni, mostrando così un comportamento anomalo che ha preoccupato gli esperti. A cosa sono riconducibili tali preoccupazioni? A quanto pare il fatto che il ghiacciaio si sia sgretolato è il segno che la calotta di ghiaccio si sta assottigliando sempre di più.

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L’iceberg che si stacca desta preoccupazioni

L’iceberg che si stacca, quindi, desta serie preoccupazioni poiché è molto probabile che questo processo porti a provocare delle crepe che si spingono fino all’interno della superficie. Ciò, quindi, costituisce un pericoloso precedente: è infatto un segnale che indica, purtroppo, che la calotta di ghiaccio si sta assottigliando sempre di più.

A questo proposito ecco cosa afferma Robert Larter, geofisico marino del British Antarctic Survey: “Ciò che è interessante e preoccupante allo stesso momento è che le linee lungo le quali l’icerberg si è rotto seguono le crepe che si sono formate sulla calotta di ghiaccio. Questa trasformazione nel comportamento ci fa capire che le crepe che si formano sulla superficie hanno un rapporto diretto con la formazione di iceberg e che queste dipendono da un assottigliamento sempre maggiore della calotta, al quale stiamo assistendo da anni.”.

Nulla di buono, quindi, perchè questo distacco rientra nel cambiamento del clima, destabilizzante sempre di più per il nostro pianeta. A quanto pare, quindi, il timore degli scienziati è il fatto che le crepe, responsabili dei distacchi a Pine Island, stiano partendo dal centro della piattaforma, e molto probabilmente sono provocate dalle temperature dell’oceano, che riscalda il ghiaccio dal basso creando una vera e propria ragnatela di spaccature.

Ecco cosa aggiunge alla sua già preoccupata riflessione Robert Larter: “ciò a cui stiamo assistendo è preoccupante, non abbiamo mai visto cambiamenti nel modo in cui il ghiaccio si scioglie. Per 68 anni abbiamo osservato una porzione di ghiacciaio avanzare e dare origine ad un grande, singolo iceberg, il quale poi si stacca in modo uniforme e approssimativamente nello stesso luogo.”.